Ryanair: passeggeri in aumento, perdita in calo
Migliorano i risultati finanziari di Ryanair. La compagnia aerea low cost ha chiuso l’anno fiscale 2021 (il 31 marzo) con una crescita passeggeri del 253% rispetto all’anno precedente, a quota 97,1 milioni di euro, grazie alla ripresa del traffico aereo dopo la graduale abolizione delle restrizioni introdotte per la pandemia di Covid-19. I passeggeri tuttavia rimangono ancora inferiori rispetto al 2019, anno non penalizzato dalla pandemia (-35%). L’incremento dei passeggeri ha portato ad un aumento dei ricavi del 193%, a 4,8 miliardi di euro.
Cresciuti del 113% anche i costi operativi (a 5,27 miliardi di euro) mentre il bilancio scende dalla perdita per 1,015 miliardi dell’esercizio 2020 a 355 milioni per il 2021.
“Nei prossimi 5 anni prevediamo che il nostro traffico crescerà del 50% fino a 225 milioni di passeggeri all’anno”, ha commentato l’amministratore delegato della compagnia, Michael O’Leary, con il contributo positivo di “una flotta di nuovi B737 “Gamechanger”, che offrono il 4% di posti in più, ma consumano il 16% in meno di carburante e riducono le emissioni acustiche del 40%”.
Per il 2022/2023, Ryanair conta di arrivare a 165 milioni di passeggeri. Nel suo Outlook, la società rileva che l’impatto negativo della variante Omicron e dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia in febbraio hanno come conseguenza prezzi ancora deboli, ma si dice cautamente ottimista sul fatto che nella seconda metà dell’esercizio i prezzi saranno un po’ al di sopra dello stesso periodo del pre-crisi, grazie al rafforzamento della domanda.
Ryanair spera di tornare in utile nell’esercizio 2023.