ADR e Save lasciano Assaeroporti. La replica dell’Associazione: scelta grave e immotivata
Aeroporti di Roma ha comunicato l’uscita da Assaeroporti, spiegando la decisione in una breve nota in cui viene evidenziato come da mesi sia stata constatata l’impossibilità in questo momento di portare avanti un dialogo proficuo su temi centrali come la sostenibilità, l’intermodalità e l’innovazione digitale.
Questo passo indietro – sottolinea la società di gestione degli aeroporti romani – non vuole significare una rottura, tanto più che ADR – prosegue la nota – rimarrà convintamente associata a Confindustria tramite Unindustria, ma rappresenta un passaggio necessario per sbloccare, con presupposti diversi e necessariamente improntati su mutuo riconoscimento e trasparenza, un dialogo che appariva ormai paralizzato e non sufficientemente aperto e costruttivo in relazione alla situazione attuale, che non consente esitazioni o distrazioni improduttive. Fermo restando l’impegno ad alimentare con la massima determinazione il processo di trasformazione del settore, ADR auspica di poter coltivare una linea di confronto schietta e indipendente con l’Associazione e tutti gli associati, con la certezza che il settore saprà comunque essere compatto sulle priorità chiave in questo momento di severa crisi. In quest’ottica, Aeroporti di Roma – conclude la nota – continuerà a fornire il proprio contributo, grazie alla credibilità, capacità progettuale e responsabilità come soggetto di sistema, per disegnare un futuro in cui le infrastrutture aeroportuali assumano un ruolo sempre più strategico e decisivo nel processo di cambiamento del Paese delineato dal Governo, all’insegna della sostenibilità, qualità, innovazione e intermodalità.
Non si è fatta attendere la replica di Assaeroporti, arrivata dopo che insieme ad ADR, anche Save ha comunicato la propria volontà di lasciare l’Associazione di rappresentanza delle società di gestione aeroportuali. In una breve nota diffusa a stretto giro Assaeroporti dichiara che la decisione di ADR e Save costituisce un fatto gravissimo per il settore, chiamato a far fronte alla più grave crisi che abbia mai colpito il trasporto aereo.
Le due società, che hanno gestito nel 2019 il 34,77 % e nel 2020 il 28,56% del traffico aereo, con questa scelta – sottolinea Assaeroporti – si assumono una pesante responsabilità nei confronti dell’intera categoria, in un momento in cui era ed è necessaria la massima unità e determinazione per uscire dalla crisi e suscitare una maggiore consapevolezza da parte delle istituzioni sul ruolo del traporto aereo per lo sviluppo economico, occupazionale e sociale del Paese.
Queste considerazioni – prosegue la nota – sono evidentemente apparse insufficienti rispetto all’esigenza di “reagire” alla nomina della nuova governance di Assaeroporti. Peraltro, la lettura degli obiettivi e delle priorità richiamate nel comunicato dell’Associazione costituita da ADR e da Save coincidono con quelli di Assaeroporti, a partire dalla centralità ribadita nel Piano Triennale delle questioni legate alla sostenibilità, alla digitalizzazione e all’intermodalità.
Assaeroporti prosegue poi definendo “maldestro” il tentativo di ADR di trovare motivazioni plausibili a una scelta così grave auspicando trasparenza nei rapporti tra gli associati e la possibilità di creare le condizioni per un proficuo dialogo.
Sul versante della trasparenza – sottolinea l’Associazione – tutti i passaggi che hanno portato alla nomina del Presidente e del Consiglio Direttivo, e successivamente del Collegio dei Revisori e dei Probiviri, hanno rigorosamente rispettato tutte le previsioni statutarie, probabilmente in modo più puntuale rispetto al passato. E in questi mesi il lavoro degli uffici è stato costantemente ispirato ai criteri di trasparenza, condivisione e collaborazione con tutti gli associati.
L’Assemblea del 13 settembre scorso aveva deciso di non sostituire, fino al 31 dicembre, quanti non avevano accettato le cariche cui erano stati nominati, auspicando che si creassero le condizioni per una ripresa del confronto interno, che, evidentemente, sono venute meno.
In conclusione Assaeroporti comunica che il Consiglio Direttivo ha cooptato, quale quarto vice presidente, Armando Brunini amministratore delegato di SEA. Le cooptazioni saranno votate dalla prossima Assemblea.