Logistica 4.0: l’automazione del magazzino abbatte i costi e massimizza l’operatività
Potenziare l’intra-logistica e la sicurezza risparmiando è un progetto realizzabile e lungimirante a portata di ogni player del settore CEP (Courier, Express and Parcel).
Oggi la logistica è al centro del frenetico eCommerce e dunque deve funzionare alla perfezione. Come? Automatizzando il magazzino.
La digitalizzazione è un valore a disposizione di tutti e non rappresenta solo un costo. È bene entrare nell’argomento evidenziando fin da subito che automatizzare il magazzino comporta immediatamente tre vantaggi:
- abbattimento dei costi in termini di riduzione di perdite dei materiali, infortuni e manutenzione;
- aumento della sicurezza;
- incremento massimo della produttività.
Non è esagerato dunque affermare che l’automatizzazione dell’intralogistica permette di anticipare il post-Covid e giocare d’attacco nei confronti della concorrenza.
Perché è il momento giusto per riorganizzare l’impresa
L’intero settore CEP sta vivendo una stagione d’oro. Nel 2020, il giro d’affari è aumentato esponenzialmente: la pandemia ha consolidato la tendenza dei consumatori ad acquistare online e i colli da smistare e distribuire sono aumentati a dismisura. Secondo MarketWatch, si prevede un’ulteriore crescita del 25% dell’eCommerce entro il 2025, pertanto le aziende di logistica e trasporti dovranno gestire carichi di lavoro sempre più impegnativi e ritmi più serrati. Conviene organizzarsi fin da ora. Come?
- adeguando gli impianti di sorting;
- ottimizzando i flussi;
- aumentando il controllo delle attività.
Le suddette attività richiedono certamente un investimento iniziale in digitalizzazione e la prima obiezione potrebbe riguardare proprio questi costi necessari. I grandi colossi della logistica e distribuzione hanno a disposizione risorse economiche che permettono una completa digitalizzazione dell’operatività, mentre i medio piccoli player non hanno la stessa capacità di spesa. Alcune soluzioni, tuttavia, possono essere adottate anche dalle PMI del settore con investimenti contenuti e rapidi ammortamenti.
In più, a breve, saranno disponibili le risorse del Recovery Fund. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) presentato all’UE per ottenere i fondi, infatti, prevede incentivi fiscali riservati alle aziende che investono in beni strumentali, materiali e/o immateriali, finalizzati a un’effettiva trasformazione digitale dei flussi produttivi.
Va detto inoltre che un’impresa CEP ben organizzata e automatizzata può affiancare le realtà più grandi del settore, occupandosi della gestione della logistica (https://www.sick.com/it/it/come-migliorare-la-gestione-della-logistica-interna-grazie-ai-sensori/w/it-blog-gestione-logistica-interna/) dell’ultimo miglio. Una prospettiva di business che non conviene sottovalutare.
Automatizzare in due semplici passaggi
Se l’investimento iniziale può dare qualche pensiero, altrettanto va detto per le tecnologie, che non tutti maneggiano agevolmente. Ma non occorre essere ingegneri o informatici per cogliere i vantaggi offerti.
Per massimizzare la produttività e la sicurezza del magazzino, infatti, si può iniziare con due azioni:
- definire le esigenze presenti e future attraverso un’analisi dei flussi logistici e del layout del magazzino;
- affidarsi a una società specializzata in automazione, per sviluppare una soluzione su misura.
Un partner per capirne di più
La prospettiva di SICK (https://www.sick.com/it/it/), storica multinazionale specializzata in automazione, aiuta a comprendere meglio come i concetti di Automatizzazione, Intelligenza Artificiale, Internet of Things e Big Data possano trasformare realmente l’intralogistica e far crescere il business.
A supporto dell’intero processo logistico-distributivo, SICK produce da anni sensori intelligenti e soluzioni applicative adatte anche alle realtà logistiche medio-piccole.
In pratica, semplifica SICK, è sufficiente focalizzarsi sui “dati”. L’obiettivo dell’automatizzazione è il monitoraggio digitale di grandi volumi di colli, di ogni attività e di ogni parte elettromeccanica degli impianti attraverso dispositivi capaci di trasformare gli input provenienti dall’ambiente in dati digitali, da inviare a un controllore che li analizza, li incrocia, li utilizza e infine li archivia.
E ancora. L’Industria 4.0 e l’Internet of Things, in particolare, utilizza i sensori intelligenti per ricevere segnali (temperatura, prossimità, umidità, posizione) provenienti dall’ambiente esterno. Posizionando gli smart sensor (https://www.sick.com/it/it/i-4-pilastri-degli-smart-sensor-nellindustria-40/w/blog-it-smart-sensor-4-pilastri/) in maniera opportuna, è possibile controllare ogni attività logistica. Ascensori di stoccaggio, caroselli, rack, alte scaffalature, componenti meccanici e meccatronici, motoriduttori e azionamenti, AGV (veicolo a guida autonomatica), bracci robotizzati.
Tutto può essere equipaggiato con gli smart sensor per avviare così una preziosa produzione di dati.
Come l’automatizzazione contribuisce al risparmio
Lavorando a stretto contatto con le imprese, SICK assicura l’implementazione delle soluzioni più adatte al contesto, al fine di aumentare l’operatività. Questo intervento permette anche di minimizzare gli errori e ridurre sensibilmente i costi. Più business, meno spese, insomma.
Governare i processi in maniera automatizzata consente di limitare i tipici rischi per gli operatori di un magazzino, perché sono le merci a raggiungere le postazioni degli operatori. Inoltre i sistemi di localizzazione e sensoristica avanzata permettono di intercettare ed evitare ostacoli, bloccare gli apparecchi senza contatto, prevedere rotture. Automatizzare gli impianti, infatti, permette di ridurre al massimo i fermi macchina grazie alla manutenzione predittiva, che anticipa le possibili problematiche.
Tutto ciò si traduce in un contenimento di costi che si somma all’aumento di operatività. Il bilancio non può che essere positivo.