Mercato auto europeo: nel 2020 registrato un calo del 25%, oltre 3,9 milioni di veicoli in meno
Nel 2020, il mercato europeo (area UE a 24 Paesi allargata all’EFTA e al Regno Unito) ha registrato circa 12 milioni di nuove immatricolazioni: -25% sul 2019.
Lo rivela l’indagine trimestrale di Acea sul mercato delle autovetture per tipologia di alimentazione.
Da gennaio si considera una perdita in volumi di oltre 3,9 milioni di autovetture: risultante dai cali di 1,7 milioni nel comparto diesel e di 3,5 milioni in quello delle auto a benzina e dall’aumento, in controtendenza, delle vendite di auto ad alimentazione alternativa (+1,25 milioni rispetto al 2019).
Considerando soltanto il 4° trimestre 2020, le immatricolazioni di auto diesel registrano un calo del 25,8% (nell’anno -35,2%), le auto a benzina diminuiscono del 33,8% (-37,6% nell’anno) mentre si registra un’ulteriore e significativa crescita delle auto eco-friendly (+123% nel trimestre e +70,5% nel cumulato da inizio anno).
Nel 2020 il 25,4% del mercato è ad alimentazione alternativa
Nell’intero 2020, il mercato delle auto ad alimentazione alternativa totalizza 3.021.762 nuove immatricolazioni con una quota del 25,4% sul totale mercato (era dell’11% nel 2019). Il mercato delle auto ad alimentazione alternativa cresce sia in termini di volumi, a fronte di un mercato complessivo in forte calo, che in peso percentuale.
Sono in particolare le auto ricaricabili (ECV) a realizzare ottimi risultati in tutti i mercati: rispetto al 2019, le loro vendite sono aumentate del 143%, quelle delle auto ibride mild-full del 51%, mentre il mercato delle auto a gas è calato del 18%.
Il consumatore, nel 2020, ha scelto prevalentemente modelli elettrificati, portando le quote di mercato all’11,5% per le ricaricabili (di cui 5,2% PHEV e 6,3% pure elettriche), al 12,2% per le ibride tradizionali, mentre le auto a gas mantengono una quota marginale (1,8%).
In termini di volumi è ancora la Germania a confermare la leadership del mercato “green”, con 736.041 nuove immatricolazioni di auto da inizio anno (+132%) e una quota di mercato del 25,2%; seguono l’Italia con 407mila autovetture immatricolate (+35,1% vs. 2019 e MS 29,4%) ed il Regno Unito con 395mila (+60% vs. 2019 e MS 25,3%).
Nel 2020 il mercato UE/EFTA/UK delle autovetture nuove risulta in calo del 24,7% rispetto all’anno precedente, con un totale di 11.877.641 veicoli venduti.
I numeri del diesel: – 35,2%
Il mercato delle auto diesel si ridimensiona del 35,2%, con una perdita di 1.688.013 unità e una quota che scende al 26,2% (era il 30,4% nel 2019). Il diesel conta in tutto 3.106.377 autovetture nuove immatricolate. I maggiori cali tendenziali si registrano nei cinque major markets: Germania (-333mila), Regno Unito (-320mila), Italia (-311mila), Francia (-252mila) e Spagna (-115mila), dove è stato venduto il 73,2% delle auto diesel immatricolate in UE/EFTA/UK. Solo in Irlanda le vendite di auto a gasolio hanno una quota superiore al 40% sul totale mercato. In Italia valgono il 32,7% del mercato, quota superiore agli altri major markets nei quali il diesel rappresenta 30,6% in Francia, al 28,1 % in Germania, al 27,7% in Spagna e al 16,8% nel Regno Unito. Le quote più basse si registrano in Norvegia (8,6%) e nei Paesi Bassi (3,6%).
Cala anche la benzina
Nel 2020 le vendite di auto a benzina sono state 5.749.502, -37,6% su base annua, il 48,4% delle vendite complessive (10 punti in meno della quota del 2019). Molti paesi dell’est europeo hanno quote di auto a benzina che ancora superano il 60% dei rispettivi mercati (Cipro, Rep. Ceca, Polonia, Slovacchia e Slovenia). Tra i paesi con la quota più bassa spicca invece la Norvegia dove le auto a benzina sono solo l’8% del mercato.
Con un aumento del 70,5%, nel 2020, sono state immatricolate 3.021.762 auto ad alimentazione alternativa (di cui oltre un terzo negli ultimi tre mesi dell’anno), il 25,4% delle vendite complessive. Al buon andamento del mercato nel 1° trimestre del 2020 (+48% e 19% di quota) è seguita una flessione del 4,3% nel 2° trimestre, dovuta principalmente all’emergenza Covid-19, mentre nel 3° trimestre si segnala un forte recupero del 103,9% rispetto allo stesso periodo del 2019 e una quota che sale al 26% del mercato. L’anno chiude con un quarto trimestre da record: +123%. La crescita del mercato eco-friendly è determinata soprattutto dalle vendite di auto elettrificate (ECV +230% ed HEV +74% vs. Q4.2019) che immatricolano in totale 1milione di vetture in più rispetto all’anno 2019, più che raddoppiando la quota di mercato.
Un recupero ancora lento e complesso
Gli effetti della pandemia causata dal Covid-19 su società ed economia globale non ha precedenti, le conseguenze per l’industria automobilistica sono significative ed il recupero si preannuncia ancora lento e complesso.
L’industria europea è stata colpita sin dal momento in cui il Covid-19 ha iniziato a diffondersi in Cina, il più grande produttore mondiale, responsabile per circa il 28% dell’output produttivo globale pre-crisi. La chiusura degli impianti in Cina, ha avuto un drastico impatto sulla supply chain e sulle attività produttive in tutto il mondo ed in particolare in Europa. Impatto che si è ulteriormente aggravato nel momento in cui anche altri paesi sono stati costretti a cessare le attività a causa del virus.
La riduzione delle attività economiche, così come i frequenti lockdown, i coprifuochi e le restrizioni agli spostamenti, anche casa-lavoro, hanno generato immediatamente un crollo nella domanda e nella produzione nella prima metà dell’anno, difficile da recuperare nel secondo semestre, quando in autunno il virus ha ricominciato a circolare.
Secondo le ultime rilevazioni ACEA (Economic and Market Report: state of the EU auto industry – First three quarters of 2020 del 26 novembre 2020), da gennaio a settembre 2020, le perdite di produzione in tutta l’UE dovute al Covid19 sono state di 4.025.452 (-29,2% rispetto allo stesso periodo del 2019). Queste perdite sono il risultato delle chiusure degli stabilimenti (durante i mesi di “blocco” di marzo, aprile e maggio) e del fatto che la capacità di produzione non è ancora tornata ai livelli pre-crisi.
In Nord America, nell’intero 2020, la riduzione della produzione è di quasi 3,5 milioni di autoveicoli, con un calo pari al 20,6% rispetto al 2019 (fonte: Wards). In Brasile, sono poco meno di 1 milione le unità perse, mentre in Cina, si contano 1,4 milioni di sole autovetture in meno rispetto all’anno precedente. Infine, il Giappone riduce la produzione da gennaio a novembre del 31,6% rispetto al 2019.
Considerando la domanda di autovetture, nel 2020, il mercato europeo (inclusi EFTA e Regno Unito), registra 12 milioni di immatricolazioni, in calo del 25% rispetto al 2019. In dettaglio, si registra una contrazione del 23,7% in UE, del 16,7% in EFTA e del 32,5% nel Regno Unito. Nell’area considerata si registra da inizio anno un solo aumento tendenziale nel mese di settembre, +1,1%, seguito da ulteriori cali nel terzo trimestre (-7,1% ad ottobre, -13,5% a novembre e -3,7% a dicembre) conseguenza della progressione della seconda ondata di Covid.
Trend del mercato autovetture ad alimentazione alternativa
Nel cumulato del 2020, le immatricolazioni di auto ad alimentazione alternativa sono oltre 3 milioni, il 70,5% in più rispetto al 2019 e con una quota del 25,4% sul totale mercato.
Rispetto alla tipologia di alimentazione, il mercato ad alimentazione alternativa è composto da: 1,36 milioni di auto elettriche (ECV), di cui 745.684 a batteria (BEV+fuel cell) e 619.129 ibride plug-in (PHEV+Extended Range); le ibride (HEV mild-full) sono 1.447.973 e le auto a gas (gas naturale, GPL, E85) 208.976.