Iata: ancora in calo anche il cargo aereo
Ancora in diminuzione a settembre il cargo aereo mondiale. Secondo i dati della Iata la domanda, misurata in cargo tonne-kilometers (CTK), è stata inferiore dell’8% rispetto ai livelli del 2019, con un -9,9% per quanto riguarda le operazioni internazionali. Si tratta comunque di un miglioramento rispetto al calo del 12,1% registrato ad agosto. La capacità globale, misurata in available cargo tonne-kilometers (ACTK), è diminuita del 25,2% a settembre (-28% per le operazioni internazionali) rispetto all’anno precedente. Questo significa che è stata quasi tre volte maggiore della contrazione della domanda, indicando una grave mancanza di capacità nel mercato.Stanno inoltre emergendo forti variazioni regionali, con i vettori nordamericani e africani che registrano aumenti della domanda su base annua (rispettivamente +1,5% e +9,7%), mentre tutte le altre regioni sono rimaste in territorio negativo rispetto a un anno prima.
“I volumi di merci sono in calo rispetto rispetto al 2019, ma sono un mondo a parte rispetto alle estreme difficoltà nel settore passeggeri. Per l’air cargo, il 92% dell’attività è ancora presente, mentre circa il 90% del traffico passeggeri internazionale è scomparso – ha sottolineato Alexandre de Juniac, direttore generale e ceo della Iata -. Indicatori favorevoli per il picco della stagione di fine anno sosterranno la continua ripresa della domanda. I vettori nordamericani e africani stanno già segnalando un aumento della domanda. La sfida continua ad essere sulla capacità. Mentre i vettori adeguano i programmi per riflettere la diminuzione della domanda passeggeri, la preziosa capacità belly andrà persa quando sarà più necessaria”.