SITA: le tecnologie per volare in sicurezza nel post Covid-19
Soluzioni che consentono al passeggero di gestire sempre più fasi del viaggio prima di giungere in aeroporto e, una volta lì, di superare i touchpoint con lo smartphone, evitando code e contatti fisici; tecnologie che monitorano il rispetto del distanziamento nello scalo; sistemi abilitati a identificare viaggiatori “a rischio”, in coordinamento con le Autorità competenti. Sono alcune delle opzioni sviluppate da SITA per aiutare il settore a riprendere le operazioni in sicurezza e a recuperare la fiducia dei passeggeri, dopo la pandemia Covid-19.
“Le compagnie aeree di tutto il mondo ‘hanno ripreso il volo’: le attività sono ricominciate su tutta la rete; i bagagli in circolazione sono aumentati del 55% rispetto a maggio, quando i volumi hanno raggiunto livelli negativi da record – ha sottolineato Sebastien Fabre, vice president Airline & Airport, SITA –. Nella ripresa – che sarà lenta – il settore dovrà far percepire al passeggero un sempre maggiore senso di sicurezza, bilanciando le pressioni economiche derivanti dalla bassa domanda. Per tornare a un volume di passeggeri redditizio, scali e aerolinee devono recepire velocemente le disposizioni di Autorità governative e sanitarie – in continua e rapida evoluzione – adattare le operazioni sulla base di queste, automatizzare i processi”.
L’azienda, fornitrice a livello globale di tecnologia per il trasporto aereo, sta lavorando a soluzioni in grado di rispondere alla sfida che il settore sta fronteggiando dopo la fase più acuta dell’emergenza sanitaria. In particolare concentrando il proprio impegno su tre fronti:
1.Distanziamento. Grazie a tecnologie di monitoraggio real time integrate all’analisi predittiva, SITA è in grado di garantire il distanziamento tra i passeggeri nei punti chiave dell’aeroporto, consentendo agli operatori anche una pianificazione proattiva dei flussi. E “si allargano i confini dell’aeroporto”, cioè al passeggero sono offerte sempre più numerose opzioni per i dispositivi mobile, per gestire fasi propedeutiche al viaggio – come check-in e imbarco bagagli – prima ancora di arrivare nello scalo.
2.Igiene e sanificazione. Grazie a tecnologie che combinano biometria e soluzioni per il mobile, i passeggeri non dovranno più toccare chioschi o superfici, riducendo il rischio di infezione. In particolare, SITA ha introdotto soluzioni che consentono ai viaggiatori di usare i dispositivi mobile per il controllo da remoto di punti di contatto – come chioschi bag drop e check-in. Nello scalo di San Francisco la soluzione SITA Flex consente un viaggio passeggeri completamente ‘mobile’ e ‘touchless’: per esempio, i viaggiatori possono stampare i bag tag dallo smartphone, presso i punti self-service dedicati.
3.Controlli sanitari. Oltre a integrare i controlli sanitari o della temperatura nei punti di contatto, come i chioschi per il check-in, sfruttando le soluzioni di SITA per la gestione del rischio le agenzie governative saranno in grado “processare” i passeggeri prima dell’imbarco (Advance Passenger Processing) e di analizzare i loro dati di viaggio, in modo da identificare e mitigare i potenziali rischi per la salute.
SITA ha lavorato per adattare i controlli di pre-clearance alle necessità imposte dall’emergenza Covid-19. Per esempio, all’inizio della pandemia ha supportato uno scalo sudamericano nel sospendere il check-in sui voli lì diretti di passeggeri provenienti da Paesi ad alto rischio. L’azienda ha inoltre aiutato gli scali a identificare i passeggeri in arrivo dalle aree ad alto rischio, che sono stati poi invitati dalle Autorità ad autoisolarsi per 14 giorni per prevenire la diffusione di Covid-19. In seguito, ha adattato le operazioni per individuare i viaggiatori che in volo erano seduti nelle file intorno a questi passeggeri, in modo da applicare anche a loro protocolli adeguati.
“Alcune Regioni stanno autorizzando inizialmente movimenti limitati in alcune zone: questo richiede un approccio basato sull’uso di dati in tempo reale e capace di rapida reattività, per gestire situazioni in veloce evoluzione – ha spiegato Jeremy Springall, vice president Border Management, SITA –. Elemento critico per i Governi – anche per mitigare il rischio di re insorgenza – sarà armonizzare le modalità di verifica dello stato di salute e condividere in modo efficace queste informazioni. Molti Governi per i controlli di frontiera stanno adottando un approccio a più livelli, che prende avvio in anticipo rispetto al viaggio, per identificare i passeggeri ad alto rischio prima dell’arrivo nel Paese di destinazione, allentando le restrizioni per quelli a basso rischio”.