Trasporti Marche: fondi e agevolazioni per le zone colpite dal sisma
Novità per il trasporto pubblico delle zone colpite dal sisma del 2016. Prevista una programmazione per i prossimi 15 anni con maggiori fondi e una riserva speciale, sono questi i risultati della contrattazione tra la Regione Marche con il Ministero dei Trasporti durante la Conferenza delle Regioni.
Due i principali strumenti di programmazione negoziati: Piano Strategico Nazionale per la Mobilità Sostenibile e rifinanziamento delle misure passate del Mit. Grazie al primo la regione otterrà un riparto del 3,49% con un maggior trasferimento netto di 12,6 milioni di euro. Il secondo – richiesto dalla stessa regione per mezzo dell’assessore ai Trasporti, Angelo Sciapichetti – prevede, invece, una riserva speciale del 10% sul fondo per le regioni colpite dal sisma. Riserva negoziata nel corso del 2019, fino a 40 milioni di euro che andranno ai territori per l’acquisto di nuovi autobus per il trasporto pubblico locale.
“Nel complesso le Marche potranno contare da questa nuova programmazione in via di definizione fino a 107 milioni di euro per i prossimi anni, la maggior parte dei quali disponibili più nel breve periodo, ossia da qui al 2025 – commenta Sciapichetti -. A questi si aggiungono i cofinanziamenti richiesti ai gestori dei servizi con un effetto leva che porterà l’investimento complessivo sul sistema Tpl gomma a circa 135 milioni di euro, un piano epocale mai visto in precedenza e che si aggiunge a quello in corso di attuazione e partito nel 2017″.
“Ci aspetta ora un grande impegno di pianificazione – conclude Sciapichetti – nei prossimi quattro mesi metteremo a punto un piano d’investimenti operativo da trasmettere al Ministero, declinando la strategia per il Tpl e la mobilità più adatta al territorio regionale e alle aree colpite dal sisma”.
Rinnovo del parco mezzi
Grazie ai nuovi fondi, il parco mezzi adibito al trasporto locale verrà rinnovato, con grande attenzione per la tutela dell’ambiente e per la customer service soprattutto dell’utenza debole.
“Si potrà arrivare fino a 500 nuovi autobus sul territorio regionale a seconda della tipologia che si andrà ad acquistare, tenendo conto che l’elettrico è molto più oneroso. Questi mezzi nei prossimi anni si andranno ad aggiungere ai circa 200 in fase di messa in servizio in questi mesi e acquisiti dalla programmazione in corso, andando così a sostituire con mezzi nuovi più della metà del parco autobus regionale, urbano e extraurbano“.
“La parola d’ordine per la Regione, come anche da orientamento nazionale, è la sostenibilità – aggiunge Sciapichetti -, quindi il rinnovo vedrà quasi esclusivamente l’acquisto di autobus elettrici o a metano. In tema ambientale ricordo che, oltre alla ben note caratteristiche dei veicoli elettrici, che sono a zero emissioni, riducono anche le polveri prodotte dall’attrito dell’impianto frenante tradizionale in parte sostituito dal recupero energetico del motore elettrico, anche l’adozione della più recente tecnologia a metano riduce enormemente l’emissione dei principali inquinanti come monossido di carbonio, ossidi di azoto, polveri sottili e composti organici volatili fino ad oltre il 90%”.