Il direttore generale Enac alla 51esima riunione del Provisional Council di Eurocontrol
Si è svolta a Bruxelles la 51esima riunione del Provisional Council (PC) di Eurocontrol, l’Organizzazione intergovernativa che gestisce la navigazione aerea sui cieli del continente europeo. Il Provisional Council è l’organo responsabile dell’attuazione della politica generale e dell’implementazione e supervisione degli atti adottati dall’organizzazione.
Per l’Italia hanno partecipato il direttore generale e il vicedirettore generale dell’Enac, Alessio Quaranta – che in Eurocontrol è anche membro dell’ufficio di Presidenza – e Alessandro Cardi, oltre a una delegazione composta da rappresentanti dello Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare e dell’Enav.
Nella sua relazione introduttiva, il direttore generale Eamonn Brennan ha fatto una panoramica sui temi principali del settore partendo dal rallentamento della crescita mondiale secondo i dati del Fondo Monetario Internazionale. Ha evidenziato l’incremento dei costi del sistema dovuto principalmente al maggior costo del carburante e la riduzione della redditività delle compagnie aeree europee, anche a fronte dell’incremento del traffico aereo sui cieli europei. Il ritardo dei voli, invece, è diminuito dell’8%.
Sempre più rilevante, invece, è l’impegno comune di tutto il settore per ridurre le emissioni di Co2, anche attraverso lo sviluppo della propulsione elettrica e dei carburanti alternativi nell’ambito dell’aviazione.
Brennan ha anche elogiato il sistema italiano della navigazione aerea: a livello europeo l’Italia occupa il sesto posto per numero di voli gestiti.
Il direttore ha concluso evidenziando la frammentazione eccessiva degli spazi aerei in Europa e la necessità di investire nelle infrastrutture aeroportuali per ridurre la congestione legata all’incremento del traffico previsto per i prossimi anni.
In considerazione a quanto messo in rilievo da Brennan, Quaranta ha espresso soddisfazione per il riconoscimento della buona funzionalità del sistema Italia e per i dati relativi alla riduzione dei ritardi, anche se rimane la preoccupazione per l’estate e per il fisiologico aumento di traffico. A tale proposito ha ribadito, per quanto di competenza dell’Enac, il massimo impegno a operare per evitare criticità del sistema.
I lavori sono quindi proseguiti con la trattazione di diversi temi, tra i quali: le attività svolte dai vari organi e gruppi di governance di Eurocontrol: Performance Review Commission (PRC), Military Air Traffic Management Board (MAB), Civil and Military Interface Standing Committee (CMIC) nonché le proposte relative alla tassazione interna delle retribuzioni e una nuova politica del personale nell’ottica della riduzione dei costi a carico degli Stati; il Business Plan dell’Agenzia 2020-2024, il Bilancio 2020 e le relazioni del Comitato Finanze (Standing Committee on Finance – SCF) e del Comitato che si occupa delle problematiche inerenti alla fornitura di servizi di navigazione aerea (Air Navigation Service Board – ANSB); le raccomandazioni del gruppo dei saggi (Wise Persons Group) sul futuro del programma “Cielo Unico Europeo”, istituito dalla Direzione Generale Mobilità e Trasporti della Commissione europea, elaborate con l’obiettivo di consentire una maggiore capacità di gestione del traffico aereo in Europa, in modo flessibile e a costi ragionevoli, realizzando un sistema ATM più resiliente, e soprattutto, continuando a garantire la sicurezza e la sostenibilità ambientale; la ratifica delle modifiche al Trattato di Maastricht, in merito al Centro di controllo dello spazio aereo superiore di Maastricht e i previsti servizi di traffico aereo nell’Europa centrale.
Eurocontrol è un’organizzazione intergovernativa fondata nel 1960 di cui l’Italia fa parte dal 1996. Sono 41 i Paesi membri, oltre la rappresentanza dell’Unione europea. Eurocontrol, il cui scopo principale è di sviluppare e mantenere un efficiente sistema di controllo del traffico aereo a livello europeo, ha un ruolo chiave anche nella gestione di situazioni di crisi che coinvolgono l’aviazione civile e che richiedono coordinamento e decisioni uniformi per tutti gli aderenti.