MBDA cresce, nuovi prodotti per restare competitivi
Rafforzare gli investimenti nelle tecnologie di ultima generazione, creare nuovi prodotti per le forze armate per restare sempre competitivi e continuare a portare avanti la strategia di cofinanziamento e cooperazione. Questi i programmi per il prossimo futuro di MBDA, il gruppo missilistico europeo partecipato da Airbus e Bae Systems, entrambe con una quota del 37,5%, e da Leonardo (25%), annunciati dall’amministratore delegato Antoine Bouvier, in una conferenza stampa a Roma in cui sono stati presentati i dati del 2018. Anno che si è chiuso con ottimi risultati per quanto riguarda gli ordini, che sono stati pari a 4 miliardi di euro: 2,5 miliardi provenienti dai mercati domestici (Francia, Regno Unito, Germania e Italia) e 1,5 dai mercati export.
Tra gli ordini domestici quello con la DGA francese per lo sviluppo del missile aria-aria MICA di nuova generazione, il rinnovo del supporto per il missile Aster in servizio in Francia, Italia e Regno Unito e l’aggiornamento e la manutenzione del Taurus in Spagna. Tra i principali ordini export, invece, il pacchetto di armamenti per l’Eurofighter e per gli elicotteri NH90 scelti dal Qatar, e gli ulteriori ordini per Taurus, MMP e Mistral. Il portafoglio ordini è quindi salito a 17,4 miliardi di euro che assicurano al gruppo una base solida e un’ottima copertura per proseguire nei propri programmi tecnologici e di sviluppo di nuovi prodotti. Bene anche i ricavi che sono stati superiori rispetto all’anno precedente attestandosi a quota 3,2 miliardi di euro. E le previsioni sono di un’ulteriore crescita per l’anno in corso “sempre che – come ha sottolineato il direttore finanziario di MBDA Italia, Claudio Palomby – non ci siano limiti alle esportazioni verso l’Arabia Saudita da parte della Germania”.
La crescita degli ordini domestici dimostra la validità della strategia portata avanti da MBDA, basata sulla cooperazione tra i vari Paesi, e anche che è in corso un significativo riammodernamento del portafoglio prodotti. “Dobbiamo continuare a investire sui prodotti e sulle nuove tecnologie in cooperazione con gli altri Paesi per continuare ad essere competitivi rispetto alla concorrenza, specialmente americana e cinese, che ha a disposizione molte più risorse”, ha affermato il managing director di MBDA Italia, Pasquale Di Bartolomeo. E’ anche per questo, quindi, che l’azienda sta andando avanti nello sviluppo del programma per il nuovo sistema di difesa aerea CAMM ER, realizzato congiuntamente con il Regno Unito, nonostante il rallentamento nello stanziamento dei fondi da parte del Governo. “Il programma sta proseguendo, anche con grande sforzo da parte dell’azienda – ha detto Di Bartolomeo -. Noi siamo comunque fiduciosi anche perché la necessità di sostituire gli attuali sistemi per la difesa aerea a corto e medio raggio di Esercito, Aeronautica e Marina, ormai vetusti, è stata più volte dichiarata prioritaria, da ultimo anche dal capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, generale Alberto Rosso. Siamo anche convinti che sia un requisito internazionale, e stiamo continuando a riscontrare profondo interesse. Certo – ha concluso – più tardi si arriva e più tardi saremo in grado di cogliere le opportunità internazionali”.
Intanto gli azionisti hanno approvato l’acquisizione del sito del Fusaro, centro di eccellenza europeo per quanto riguarda i seeker a radiofrequenza. “Speriamo che la prossima linea produttiva del Fusaro sia quella del CAMM ER – ha aggiunto Di Bartolomeo -. Il programma di coproduzione prevede che ci occuperemo anche della produzione destinata al Regno Unito”.