Camion: da Brescia l’assemblea Fai Confrasporto chiede investimenti e opere viarie
Investimenti, certezze sull’aspetto ambientale, sociale, economico e istituzionale. Sono queste in sintesi le richieste emerse nella l’assemblea generale della Federazione autotrasportatori italiani di Brescia che si è svolta presso la sala conferenze di Ubi Banca a Brescia. Il presidente Sergio Piardi, nel suo discorso, ha individuato una serie di questioni ora al centro degli interessi della categoria come carburanti, ammortamento e cabotaggio, ma attenzione è stata data anche ad alcune opere viarie con cui migliorare la rete di strade percorse ogni giorno dai camionisti. In particolare, la categoria definisce paradossali le situazioni di stallo che si sono formate intorno al raccordo autostradale della Valtrompia, la Corda Molle tra Azzano Mella e Travagliato e la situazione dell’aeroporto “Gabriele D’Annunzio” di Montichiari.
“L’impegno della F.A.I. comunque anche quest’anno è stato ripagato – ha detto Piardi – Risultati positivi ci sono stati, e voglio evidenziarli perché l’ottimismo e la determinazione non ci devono mai abbandonare. E cito gli altri importanti risultati ottenuti, quali lo sconto sui pedaggi autostradali, i Decreti Investimenti e Formazione e il SSN sulle polizze RC Auto”.
Il presidente ha poi spiegato che si deve però registrare la riduzione delle deduzioni forfettarie, “il cui importo giornaliero è passato da 51 a 38 euro per i viaggi fuori dal Comune dove ha sede l’azienda: il 25% in meno rispetto all’anno scorso che si trasforma in ingenti imposte in più per la piccola azienda. Per quanto riguarda la compensazione del rimborso delle accise, il rischio è che venga ridotto del 15%. La F.A.I. vuole assolutamente evitare tale taglio (anche perchè intanto il costo del gasolio continua a salire ed è il secondo a livello europeo).
Piardi ha poi elencato le altre questioni irrisolte: revisioni e motorizzazioni territoriali, dumping sociale, pacchetto mobilità e regole uniformi nonché il problema Brennero con i blocchi sull’arco alpino.
Il blocco per i veicoli diesel Euro 3 in Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, inoltre, e la necessità di coordinare i trasporti eccezionali costutuiscono particolari criticità di competenza della Regione Lombardia che richiedono, secondo l’asociazione, interventi immediati. Si chiede che il personale della Motorizzazione civile di Brescia venga potenziato e che ci sia il database completo dei ponti e viadotti che i trasporti eccezionali non possono percorrere per non provocare problemi sulla stabilità.
Infine, al centro dei lavori dell’assemblea, anche il problema autisti: “Il paradosso è eclatante: siamo un settore che, con tutti i suoi problemi, è alla ricerca di manodopera qualificata (per parecchie migliaia di posti di lavoro), e non la trova in un Paese afflitto dalla disoccupazione”, ha spiegato Piardi.