Black Friday: 24 novembre sciopero per i dipendenti del centro Amazon Piacenza
Rivendicare un miglior trattamento economico, una differente organizzazione del lavoro e la possibilità della contrattazione decentrata. Queste le ragioni alla base dello sciopero dei lavoratori Amazon nel “Black Friday”, proclamato per venerdì 24 novembre, giorno che segue il Ringraziamento negli Usa ed è tradizionalmente dedicato ai saldi. Lo hanno deciso Cgil, Cisl, Uil e Ugl al centro di Amazon di Piacenza (dove lavorano circa 4 mila persone) nelle assemblee che Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil e Ugl terziario hanno tenuto con i lavoratori il 20 e 21 novembre.
Lo sciopero comincerà con il turno mattutino del 24 novembre e terminerà all’inizio del turno mattutino del 25 novembre. Il 24 novembre tra le 10 le 13 è previsto un presidio dei lavoratori fuori dai tornelli di Amazon a Castel San Giovanni.
“Per oltre un anno la strategia di Amazon è stata orientata alla sterilità del confronto – spiegano in una nota i sindacati di categoria –. Dopo un lungo confronto che ha ottenuto il giusto riconoscimento contrattuale per quanto concerne il livello retributivo, non vi è stata alcuna apertura concreta ai fini del miglioramento delle retribuzioni o della contrattazione di un premio aziendale. Si tenga conto che Amazon Italia ha avuto una crescita enorme – sottolineano ancora i sindacati – e che, inoltre, le produttività richieste sono altissime”.
“Oltre un anno fa la piattaforma votata dai lavoratori per un contratto integrativo aziendale ha trovato il netto rifiuto da parte aziendale – sottolineano ancora Filcams, Fisascat, Uiltucs e Ugl – Non poteva e non può bastare ai lavoratori l’ennesimo invito ad attendere il maturare” degli eventi”.
“La crescita esponenziale del commercio elettronico nel nostro Paese impone una riflessione sulla necessità di avviare corrette e costruttive relazioni sindacali con le multinazionali plurilocalizzate del comparto, finalizzate alla definizione di una impalcatura contrattuale di riferimento – ha dichiarato il segretario generale della Fist, Pierangelo Raineri la federazione del terziario della Cisl nata dall’accorpamento delle federazioni di categoria Fisascat Cisl e Felsa Cisl. – Partecipare attivamente alla negoziazione dei nuovi modelli organizzativi e orari condivisi dai lavoratori e non vissuti come imposizioni unilaterali da parte delle gerarchie aziendali, accrescere il contenuto professionale delle mansioni richieste ai lavoratori del retail on line, che non potranno essere di mera esecuzione, e la definizione di dinamiche salariali strettamente legate all’apporto individuale ed agli obiettivi raggiunti, si configurano come tappe obbligate per un segmento settoriale che si appresta a conoscere un innalzamento sostenuto dei propri livelli occupazionali”.
“In una economia moderna e sempre più globalizzata le aziende, soprattutto quelle più moderne ed innovative, possono più agevolmente coniugare risultati positivi in termini gestionali e il rafforzamento patrimoniale se investono su strutturate relazioni sindacali e sulla partecipazione dei lavoratori alle scelte strategiche aziendali”, ha concluso.