Trenitalia: nel 2017 cresce la puntualità dei treni regionali
Quasi 91 treni regionali su 100 puntuali, uno su cento cancellato, nel corso dei primi 10 mesi del 2017. La puntualità reale, che include i soli treni arrivati entro i 5 minuti dall’orario previsto, è del 90,6%, l’indice di regolarità, che misura le corse effettuate rispetto alle programmate, è del 99%. Risulta superiore alla media generale l’arrivo in orario dei treni in circolazione nelle ore di punta del mattino: nella fascia 6-10 è il 92,7% ad arrivare puntuale, percentuale in linea con quella dello scorso anno.
Il trend continua a essere positivo: la puntualità reale aumenta di 3,9 punti percentuali rispetto al 2014, di 1,3 punti rispetto al 2015 e di 0,2 la regolarità del servizio dello 0,9%. Sono indici che, considerando le sole cancellazioni (0,4%) e ritardi (2,8%) imputabili direttamente a Trenitalia, salgono al 99,6% come regolarità e 97,2% per la puntualità: la riduzione rispetto al 2016 è di 0,5 punti percentuali dei ritardi di sua diretta responsabilità.
Nell’ultima indagine chiusa a settembre l’84,5% dei clienti si è dichiarato soddisfatto del viaggio nel suo complesso, portando la media cumulata dei primi 10 mesi all’82,6%, con una crescita in due anni di 6,6 punti percentuali. Il bilancio dei primi dieci mesi del 2017 tiene conto del volume di servizi prodotti in tutt’Italia, pari a un milione e 614.236 corse effettuate in tutte le Regioni e Province Autonome dove Trenitalia gestisce il servizio, percorrendo complessivamente 129 milioni e 547.430 km con 374 milioni e 292.236 passeggeri saliti a bordo.
Se da una panoramica nazionale si passa a un’analisi più dettagliata delle singole regioni si evidenzia come le migliori performance in fatto di puntualità reale, che tenendo conto di tutti i ritardi restituisce quanto effettivamente vissuto dai clienti, si registrano in Friuli Venezia Giulia, con il 94,9% dei treni puntuali, a seguire la Provincia Autonoma di Bolzano, con il 94,8%, la Provincia Autonoma di Trento con il 93,9%, l’Abruzzo con il 93,7%, poi il Veneto 93%, le Marche 92,6%, il Lazio 92%, la Toscana e la Valle d’Aosta 91,4% e l’Emilia Romagna 90,4%. Per quanto riguarda la regolarità del servizio, invece, sul podio salgono la Provincia Autonoma di Trento, le Marche, con appena lo 0,4% delle cancellazioni e l’Umbria con lo 0,5%.
Il trend della puntualità, con poche eccezioni, risulta tuttavia positivo un po’ in tutte le regioni, con punte più elevate nella Provincia Autonoma di Trento e in Liguria, a seguire Emilia Romagna, Umbria, Lazio e Basilicata. Quello della regolarità vede eccellere la Liguria, l’Abruzzo e la Puglia.
L’ultima indagine demoscopica, condotta a settembre da una società esterna al Gruppo FS Italiane, ha evidenziato un miglioramento nel giudizio che i clienti danno del servizio sia nel confronto con gli anni precedenti 2016 e 2015 (+2,7% vs settembre 2016 e +7,6% vs settembre 2015), sia con il cumulato annuo (+3,1% vs il 2016 e +6,6% vs il 2015).
Il gradimento maggiore a settembre si registra nell’ambito della preparazione del viaggio (96,2%), nella facilità di ottenimento, completezza e chiarezza delle informazioni ricevute (96,5%) e nella facilità/comodità di acquisto dell’abbonamento/biglietto (94,8%).
Per quanto riguarda la permanenza a bordo le percentuali migliori si registrano nell’illuminazione della carrozza (94,1%) e nell’aspetto, la cortesia e la professionalità del personale (94%). Rispetto a settembre 2016 i trend di maggiore crescita si hanno in: puntualità +2,8% (77,2% vs 74,4%), security +2,7% (79,4% vs 76,7%), pulizia +2,5% (69,1% vs 66,6%), informazioni a bordo +2,5% (79,8% vs 77,3%), permanenza a bordo +2,4% (84,9% vs 82,5%) e comfort +2,0% (82,6% vs 80,6%).
I clienti maggiormente soddisfatti sono quelli della Provincia Autonoma di Trento (94,3%), del Friuli Venezia Giulia (94%) e del Veneto (93,2%). A seguire la Provincia Autonoma di Bolzano, la Liguria, l’Umbria, la Toscana, il Piemonte e l’Emilia Romagna, ampiamente sopra la media nazionale. Interessante il dato sulla pulizia, che convince soprattutto i pendolari dell’Abruzzo (83%).
In termini di ripetibilità, il 91,9% degli intervistati a livello nazionale ha dichiarato che avrebbe certamente utilizzato nuovamente il treno per un viaggio. Le migliori percentuali sono quelle della Provincia Autonoma di Trento (97,8%) e del Friuli Venezia Giulia (97%), mentre il trend migliore rispetto a settembre 2016 si registra in Basilicata (+6,8%, 78,4% vs 85,1%).