Giachino (FI): nella logistica italiana pesa un preoccupante calo degli investimenti
“La logistica italiana in questi anni non ha fatto passi in avanti malgrado il miglioramento delle dogane e malgrado l’impegno di Delrio: forte il calo degli investimenti in infrastrutture; poca attenzione ai temi del l’autotrasporto – lunghi tempi di pagamento e mancata applicazione della Legge 127/2010 -; inconcludenza sui temi della sicurezza stradale – dopo una curva discendente dei morti per incidenti stradali dopo 12 anni consecutivi di calo, sta riprendendo a salire -; indifferenza del Governo sul blocco dei magazzini della SDA”. È questa in sintesi la mappa dei temi critici emersi nella discussione della Consulta Nazionale dei Trasporti e della logistica riunita stamane a Roma con il responsabile nazionale dei Trasporti di Forza Italia Bartolomeo Giachino alla presenza del Presidente della Commissione Trasporti del Senato Altero Matteoli.
All’incontro hanno partecipato rappresentanti sindacali nazionali e autorevoli esponenti del mondo dell’autotrasporto, a partire dal Presidente della Confartigianato Trasporti, Amedeo Genedani.
“E’ bastato un incidente sulla linea ferroviaria tedesca per rallentare pesantemente il trasporto delle nostre merci verso il Nord Europa costringendo Grimaldi e Arcese ad aprire un collegamento via mare con i porti del Nord Europa – ha dichiarato Bartolomeo Giachino -. L’attuazione della riforma dei porti Delrio a 14 mesi dalla entrata in vigore stenta a decollare, ma l’aspetto più preoccupante è il calo degli investimenti di ben 20 miliardi rispetto al 2009 quando al Governo c’era Berlusconi. Tarda a entrare in vigore persino lo Sportello Unico dei Controlli dei porti, una misura a costo zero che renderebbe più competitivi i nostri porti”.
“Senza il rilancio degli investimenti nella rete ferroviaria, nella rete autostradale e nei nostri Porti, a partire dalla nuova Diga al porto di Genova, e senza lo sportello unico dei controlli il sistema logistico italiano continua a perdere traffici che sono destinati alle nostre industrie ma preferiscono arrivare nei porti del Nord Europa, per un valore che oscilla tra i 6 e i 10 miliardi di PIL; il fatto che la Riforma delle Autorità portuali non dia i risultati sperati, lo conferma la proposta del Presidente del Porto di Genova che ha parlato di trasformare le Autorità portuali in Spa”, ha aggiunto il responsabile FI.
“Ferme ancora le Autostrade del Mare, una grande iniziativa dei governi Berlusconi che aveva ottenuto il riconoscimento europeo di ‘best practice’ della intermodalità e che dopo tante promesse è ancora ferma. Sull’e-commerce, la più grande novità nel settore dei trasporti, il Governo gioca alle belle statuine perché di fronte a una vertenza che blocca i magazzini SDA da giorni il Governo sta fermo. Ci auguriamo che la vertenza non si propaghi ad altre realtà territoriali”.
“La prossima legislatura – hanno concluso Giachino e Matteoli – dovrà rilanciare un settore come quello della logistica e dei trasporti che vale oltre il 10% del PIL e la cui inefficienza oggi limita la competitività del nostro sistema produttivo”.