Nautica: Causin e Garofalo (Ap) chiedono normativa per l’assistenza in mare
Una normativa per l’assistenza in mare anche per le imbarcazioni da diporto nautico. Lo annunciano, in una nota, Andrea Causin e Vincenzo Garofalo, deputati di Area popolare che hanno presentato una proposta di legge sul tema.
“Nonostante il settore della nautica da diporto rivesta un rilievo importante per l’economia italiana, con un contributo al Pil di circa 5 miliardi di euro, non esiste a tutt’oggi una chiara regolamentazione dell’attività di assistenza e rimorchio per le imbarcazioni di questo tipo – si legge nella nota -. Secondo il codice della navigazione, l’assistenza in mare ai natanti è obbligatoria oltre che in caso di pericolo anche in quello di semplice avaria ma la Guardia costiera, le capitanerie e le altre autorità marittime, non hanno tra i loro compiti quello di recuperare i mezzi. Nella mancanza di una chiara disciplina, negli anni si è creata una sorta di zona grigia che ha generato abusivismo e contenziosi. La nostra proposta di legge, dunque, vuole mettere ordine nel settore e normare l’assistenza in mare anche per le imbarcazioni da diporto nautico”.
Ecco, in sintesi, gli obiettivi della proposta: istituire il servizio di assistenza e rimorchio, fissare le condizioni per i soggetti autorizzati a svolgere tale servizio, privati, singoli o associati con requisiti specifici di abilitazione professionale, e istituire un registro degli operatori autorizzati da trasmettere alla Capitaneria di porto competente. Inoltre, vengono fissate le tariffe massime applicate per tali attività, che potranno comunque essere ricomprese all’interno dei costi di polizze assicurative, abbonamenti, iscrizioni, purché venga garantita la massima trasparenza per i diportisti e gli operatori del settore. Sono previste, infine, sanzioni per chiunque effettui tale attività senza il possesso dei requisiti .