Infrastrutture: Brebemi pronta entro il 2014
La Brebemi, l’autostrada diretta che entro il 2014 collegherà Brescia, Bergamo e Milano sarà inaugurata entro il 2014.
Nei giorni scorsi è stato firmato un nuovo contratto di finanziamento per un importo di 1,818 miliardi di euro, della durata di 21 anni e in regime di project financing. Si tratta del “primo progetto autostradale italiano finanziato in project financing”, ha spiegato il neo-presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni.
I 62,1 km di tracciato autostradale saranno pronti per la primavera del 2014 ed è stata annunciata l’apertura in anticipo di due tratte.
La cifra messa a disposizione dal pool di finanziatori andrà a coprire l’intero fabbisogno finanziario, pari a 2,3 miliardi di euro, necessari per il completamento del progetto. Il pool che mette insieme organizzazioni istituzionali e istituti di credito italiani, è composto da Cassa Depositi e Prestiti Spa, Banca Europea per gli Investimenti, Sace Spa, Intesa Sanpaolo Spa, Unicredit Spa, Centrobanca Spa (Gruppo Ubi Banca), Mps Capital Services e Credito Bergamasco Spa. La presentazione del contratto è stata l’occasione per fare il punto sulla situazione del cantiere, giunto al 65% del totale, con una quantità giornaliera di 130 metri di strada realizzati. “La firma”, ha commentato l’assessore regionale alle Infrastrutture e mobilità Maurizio Del Tenno, “è un atto che ci permette di andare avanti con questa infrastruttura e di rispettare i tempi. Il progetto della Brebemi è stato un percorso lungo, nato dal territorio della Bergamasca, del Bresciano e del Milanese. Una volta realizzata, sarà la prima grande nuova autostrada, che entrerà in esercizio non solo in Lombardia ma anche in Italia”.
In linea con gli obiettivi della nuova giunta regionale, la Brebemi rappresenterà parte della colonna vertebrale del sistema macroregionale – ha spiegato Maroni.
“La Macroregione non è solo una questione politica, ma un’esigenza dei nostri territori: è un’esigenza di collegamento tra Est e Ovest, da Torino a Trieste, che noi dobbiamo soddisfare, perché è un intervento fondamentale per l’economia delle nostre regioni”.