Ministeriale ESA: l’Italia raddoppia il budget
Arrivano buone notizie per l’Italia dalla Ministeriale ESA, che si è svolta ieri e oggi a Siviglia. La delegazione italiana ha destinato come contributo del nostro Paese al budget dell’Agenzia spaziale europea per i prossimi tre-quattro anni un incremento di quasi un miliardo di euro rispetto alla precedente Ministeriale. La rappresentanza italiana ha proposto una sottoscrizione globale pari a 2,282 miliardi di euro che rappresenta per il nostro Paese una quota del 16% del contributo globale dei 22 Stati membri dell’ESA. Grazie al ruolo raggiunto dall’Italia nella parte dedicata all’esplorazione spaziale, è stato assegnato all’Italia il ritorno in orbita per una nuova missione dell’astronauta dell’ESA di nazionalità italiana, il capitano dell’Aeronautica Militare, Samantha Cristoforetti.
L’appuntamento spagnolo ha registrato una forte convergenza di numerosi Paesi europei su programmi fondamentali per l’Italia. In primo luogo, il segmento dei lanciatori che vede l’appoggio alle scelte di proseguire con i nuovi sviluppi delle ulteriori versioni di Vega (Vega Evolution). A questo si affianca il grande successo registrato dalla proposta italiana del programma Space Rider, il mini shuttle riutilizzabile. Il veicolo ha raccolto l’attenzione di un’ampia filiera di Paesi. Si tratta di un programma innovativo che permetterà ulteriormente all’Europa di posizionarsi in prima linea nel delicato e concorrenziale settore dell’accesso allo spazio. Anche l’osservazione della Terra, altro settore di eccellenza italiano, ha ottenuto importanti risorse su segmenti fondamentali per la nostra industria così come le prossime missioni di esplorazione robotica e umana dello spazio.
“Questa ministeriale ha sancito la leadership dell’Italia nei settori centrali dello spazio. Dall’osservazione della Terra all’esplorazione robotica e umana, passando per i sistemi di lancio, il primato del Paese a livello industriale, scientifico e tecnologico si rafforza in maniera preponderante – ha affermato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro -. L’Italia è il secondo Paese contributore di Copernicus 4.0 e questo consentirà alle nostre aziende di incrementare la competitività nelle gare che verranno indette per lo sviluppo delle sentinelle del programma. Anche nel Future EO abbiamo un ruolo di primo piano che garantirà di generare servizi e applicazioni a beneficio del Paese. Anche nel settore dell’esplorazione l’Italia si afferma come secondo Paese contributore, consolidando la propria leadership nell’esplorazione robotica di Marte con il nuovo programma Mars Sample Return e anche nell’esplorazione umana della Luna con l’I-HAB del Gateway. Quanto al trasporto spaziale, l’Italia ha contribuito in maniera importante affermandosi come Paese leader insieme a Francia e Germania. Inoltre – ha aggiunto – abbiamo raccolto le sottoscrizioni dei Paesi europei attorno al programma Vega e la stessa Francia ha scommesso sull’evoluzione del lanciatore. Sempre sull’accesso allo spazio l’Italia ha la leadership del programma Space Rider ed è capofila di ben 9 Stati membri che sostengono il programma del primo vettore riutilizzabile europeo. L’Italia ha un ruolo di primo piano nell’ambito della Space Safety, in virtù della guida allo sviluppo del telescopio Fly-Eye per il monitoraggio dei NEO (Near Earth Objetc). Investendo risorse in GSTP, il programma abilitante delle tecnologie avanzate di base, l’Italia – ha concluso Fraccaro – sostiene le Pmi nello sviluppo delle innovazioni per il posizionamento nazionale nelle nuove dimensioni della Space Economy”.
Soddisfazione anche da parte del presidente dell’ASI, Giogio Saccoccia. “Oggi registriamo un risultato estremamente positivo per il nostro Paese. La scelta dell’Italia di fare un così importante incremento negli investimenti è legata alla decisione di supportare attività spaziali che spostino verso l’Italia reali vantaggi economici e industriali. Si tratta di una proposta che sposta gli equilibri europei del settore spaziale verso una maggiore leadership del nostro Paese, rispetto ad altri importanti attori storici, quali la Francia e la Germania. Dimostrazione di questo è stata l’adesione entusiasmante di Paesi medio-piccoli nel settore spaziale europeo a programmi a guida italiana, quali l’evoluzione del lanciatore Vega ed il sistema di trasporto spaziale riutilizzabile Space Rider. Un investimento – ha precisato – che sarà su grandi programmi ma anche su temi che permetteranno alle PMI di poter contribuire al futuro di questo settore essenziale. Siamo orgogliosi, inoltre, di aver ottenuto una nuova opportunità di volo per la nostra Samantha Cristoforetti”.