Serracchiani: “Scalo Trieste centrale per lo sviluppo della Regione”
“Abbiamo l’assoluta necessità di farci conoscere e farci facilmente raggiungere. Quella di oggi è una occasione per presentare lo scalo di Trieste e il grande lavoro svolto che è sotto gli occhi di tutti”. Con queste parole la presidente della Regione, Debora Serracchiani, ha aperto il suo intervento in occasione del primo Trieste Airport Workshop, evento rivolto a operatori pubblici e privati per illustrare le potenzialità attuali e future dello scalo regionale.
Serracchiani ha sottolineato la vocazione naturale del Friuli Venezia Giulia a “essere una grande piattaforma logistica centrale per l’Europa, ma rimasta finora periferica per il paese”, ponendo l’accento sugli importanti investimenti attuati sul sistema dei trasporti, a partire dallo sblocco del cantiere per la realizzazione del polo intermodale.
Ronchi sarà il primo scalo del Nordest collegato con la linea ferroviaria che, ha proseguito Serracchiani “grazie agli investimenti ottenuti dal Governo sarà già adatta ad accogliere l’alta velocità, con il piano di velocizzazione della linea Trieste-Venezia cui si collegano gli importanti investimenti per il nodo di Udine e la stazione di campo Marzio. Spero – ha infine auspicato la presidente – che potremo avere presto un collegamento ferroviario diretto con la Slovenia con la quale c’è un tavolo di confronto aperto”.
Serracchiani ha anche citato i lavori per la terza corsia, definiti “uno dei più importanti cantieri italiani per investimento e capacità ingegneristica e che coinvolge l’autostrada che sta avendo il maggior aumento di traffico nel Paese. L’apertura del cantiere è un fatto necessario per completare il nostro sistema infrastrutturale”.
All’incontro organizzato da Trieste Airport hanno partecipato 200 operatori in rappresentanza delle principali compagnie aeree che operano su Ronchi dei Legionari, tra cui Ryanair, Lufthansa, Alitalia e Volotea e dei principali agenti di viaggio e tour operator di Friuli Venezia Giulia, Slovenia, Carinzia e dell’area istriana.
Il direttore generale di Trieste Airport, Marco Consalvo, ha illustrato gli obiettivi, la strategia e il percorso di sviluppo dell’aeroporto sottolineando che “Trieste Airport è al centro di un’area di gravitazione internazionale che comprende, oltre al Friuli Venezia Giulia, la Slovenia, parte del Veneto, della Carinzia e della Croazia. Lo scalo ha un potenziale di 2,5 milioni di passeggeri all’anno, un potenziale di cui vogliamo approfittare puntando sul mercato interno, Germania, Gran Bretagna, Francia, Spagna, Olanda e Scandinavia. Oltre a Russia, Polonia e Romania”.
Nel 2016 l’aeroporto ha operato circa 15.900 voli, movimentando 727 mila passeggeri e 448 tonnellate di merci. L’obiettivo è di raggiungere 1 milione di passeggeri nel 2018. Nei primi 5 mesi del 2017, i traffici sono aumentati del 6%, con un tasso medio di incremento di 8,7% nel solo mese di giugno. L’obiettivo di traffico per il 2017 è di 840mila passeggeri, pari a un aumento complessivo del 15%. Sotto il profilo finanziario, il bilancio 2016 ha chiuso con un utile netto di 300 mila euro. Per l’estate sono attivi 100 voli alla settimana su 11 linee per 17 destinazioni, con voli interni su Milano, Olbia, Roma Fiumicino e Ciampino, Trapani, Bari, Napoli, Catania, voli di linea su Londra, Brussels, Monaco, Reykjavik, Valencia e charter su Tel Aviv, Barcellona, Madrid e Minsk. Nel piano industriale 2016-20 la società ha l’obiettivo di fare dello scalo di Ronchi dei Legionari la struttura di riferimento del Nord Adriatico. Perno del piano di investimenti è la realizzazione del polo intermodale, che sarà operativo nel marzo 2018, e che, ad oggi, vede già completato il parcheggio multipiano mentre è in fase di realizzazione il ponte di collegamento con la ferrovia.