Gli aeroporti turchi fanno volare il traffico passeggeri europeo
Ancora in crescita anche nel primo mese del 2018 il trasporto aereo europeo. Secondo i dati di ACI Europe, il consiglio degli aeroporti europei, a gennaio il traffico passeggeri è salito del 7,4% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Soprattutto il mercato non-Ue ha sperimentato una crescita dinamica, con un aumento del 14,6%: impressionante soprattutto l’incremento degli scali turchi, pari al 28,1%, ma bene anche Ucraina, Bielorussia, Albania, Bosnia Erzegovina e Montenegro. Più moderata (+5,2%) invece la crescita degli aeroporti Ue, sia a causa della bancarotta di Airberlin e Monarch sia per la decisione di Ryanair di togliere dalla flotta 25 velivoli nel periodo invernale.
I principali 5 aeroporti europei hanno sperimentato una crescita media del 9,3%, influenzata soprattutto dall’aumento del 30,3% di Istanbul-Atatürk, salito al secondo posto in Europa dopo Londra Heathrow (+1,1%) e seguito da Parigi Charles de Gaulle (+4,9%), Amsterdam-Schiphol e Francoforte, entrambi con un +7,6%.
Bene anche il traffico merci che a gennaio ha registrato un miglioramento dell’8,4%, mantenendosi sui tassi di crescita degli ultimi mesi del 2017. I movimenti aerei, infine, hanno riportato un aumento del 4,3% (+3,3% negli scali Ue e +7,8% in quelli non Ue).
Tra gli scali a registrare un forte incremento in Italia spicca invece l’aeroporto di Napoli che mette a segno un +52% posizionandosi al primo posto tra gli scali appartenenti al Gruppo 3, ovvero quelli che movimentano tra 5 e 10 milioni di passeggeri.
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