Bari: inaugurata la nuova pista, lunga 3mila metri
Da oggi la pista dell’aeroporto Karol Wojtyla di Bari si presenta nella sua configurazione massima di 3.000 metri, grazie ad un prolungamento di circa 500 metri. Il quadro delle opere realizzate è stato illustrato nel corso di una conferenza stampa alla quale sono intervenuti, tra gli altri, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, il presidente dell’Enac, Nicola Zaccheo, il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano e il presidente di Aeroporti di Puglia, Tiziano Onesti. Grazie all’acquisizione al sedime aeroportuale di circa 35 ettari di nuove aree, è stato possibile rendere totalmente fruibile la pista, con conseguente spostamento della soglia di pista 07 dai precedenti 2444 metri agli attuali 3000 metri, permettendo agli aeromobili in atterraggio RWY 07 (lato Bitonto) di disporre di ulteriori 556 metri in più rispetto a prima. Una nuova distanza, quindi, che consentirà ad aeromobili di categoria “E” (max span – apertura alare 65 metri) di operare con una corsa al decollo al massimo carico, a beneficio di una riduzione di costi e di migliori condizioni di sicurezza.
“La realizzazione della nuova configurazione della pista di volo dell’aeroporto di Bari – ha commentato il presidente dell’Enac – rientra nel piano di potenziamento infrastrutturale dello scalo finalizzato sia all’ulteriore miglioramento della qualità tecnica e aeronautica della pista, sia ad accogliere maggiore traffico di passeggeri e merci. L’obiettivo a cui deve tendere l’aeroporto Karol Wojtyla è quello di dare una spinta propulsiva per la valorizzazione del territorio, del turismo e, in senso ampio, dell’economia dell’intera regione Puglia. Evidenzio, in particolare, l’apporto della nuova configurazione della pista di volo sullo scalo in termini di efficientamento dell’operatività, con l’impiego delle migliori tecnologie e, soprattutto nel rispetto dell’ambiente e della comunità circostante”.
Un’importante parte dei lavori ha interessato il “sentiero di avvicinamento luminoso” che nella nuova configurazione a 900 metri (prima di 720 metri), consente procedure di ‘avvicinamento e atterraggio di Precisione per RWY 07 (Instrument Landing System – ILS CAT. I) fino a 550 metri di visibilità (RVR: Runway Visual Range).
A completamento dei lavori, inoltre, sono stati messi in esercizio i segnali d’asse taxiway (green lights e Stop-Bar) ed è stato introdotto un sistema di telecomando e telecontrollo che prevede anche il monitoraggio dei segnali di RWY 07 (Testata Strumentale di Precisione – ILS Cat. I) e quindi di avere informazioni su eventuali anomalie su ogni singola lampada dell’impianto.
“La nuova configurazione della pista di volo a 3000 metri dell’aeroporto di Bari – ha dichiarato il presidente di Aeroporti di Puglia, Tiziano Onesti – non è solo un momento importante sul piano del potenziamento delle infrastrutture aeronautiche, ma anche un passaggio cruciale per affrontare nelle migliori condizioni, anche sotto l’aspetto operativo, le avvincenti sfide che attendono la rete aeroportuale pugliese. Grazie a questo importante intervento e all’implementazione del sistema AVL, infatti, l’aeroporto di Bari diventa l’unico aeroporto del Mezzogiorno dove sarà possibile operare con condizioni di bassa visibilità di 400 metri in decollo e di 550 metri in atterraggio”.