Aeroporto di Pisa: presentato il progetto di ampliamento del Terminal
Toscana Aeroporti ha presentato il progetto di ampliamento del Terminal dell’Aeroporto di Pisa, che include il programma di interventi relativi al più ampio sistema infrastrutturale che gravita intorno al Galileo Galilei, dalla pista secondaria, alle aree di stazionamento, fino alla previsione di realizzazione di un hub di manutenzione aeromobili.Â
Il progetto prevede la realizzazione di una prima fase di interventi – per un investimento di 37 milioni di euro – con l’obiettivo di aumentare la capacità aeroportuale fino a 6,5 milioni di passeggeri annui e la superficie totale da 35.900 a 63.800 mq con incremento di: gate (da 16 a 23), varchi security (da 8 a 10) e di aree commerciali (+2.300 mq.).Nel dettaglio, saranno migliorati il rapporto tra terminal e piazzali degli aeromobili, l’equilibrio volumetrico e compositivo del terminal, i flussi e i percorsi dei passeggeri e, di conseguenza, l’esperienza di soggiorno in aeroporto, le condizioni di sicurezza separando i flussi di imbarchi dalla viabilità perimetrale, la possibilità di gestire contemporaneamente due voli intercontinentali, l’inserimento di eventuali ulteriori finger, l’ampliamento dell’area riconsegna bagagli e, infine, la circolazione dei mezzi di rampa.Â
Per la prima volta negli aeroporti di Pisa e Firenze nel 2018 si sono superati gli 8 milioni di passeggeri (8 milioni e 182mila), in crescita del 3,7%. In particolare l’Aeroporto di Pisa ha registrato 5,5 milioni di passeggeri, con una crescita, rispetto al 2017, del 4,4%. L’incremento è da ricondursi principalmente all’andamento dei movimenti (+3%) e del load factor che si attesta su un valore medio dell’87,1% (+0,5%). In crescita anche il traffico cargo che con 11,5 mila tonnellate di merce e posta registra un aumento del 8,7%. L’Aeroporto di Firenze registra una crescita del 2,3%, con 2,7 milioni di passeggeri transitati. Risultati dovuti principalmente all’aumento della capacità degli aeromobili impiegati sullo scalo fiorentino e alla crescita del load factor (+0,8%) che hanno più che controbilanciato la diminuzione dei movimenti (-3,6%).Â