Aci: nel 2016 più di 2 miliardi di passeggeri negli aeroporti europei
Il traffico passeggeri negli aeroporti europei ha registrato nel 2016 una crescita media del 5,6%. L’aumento è riconducibile sostanzialmente al mercato Ue (+6,7%); al contrario, gli aeroporti non Ue registrano un calo dello 0,9%, soprattutto a causa della diminuzione di traffico negli aeroporti turchi (-6,6%), a seguito degli attacchi terroristici e dell’instabilità politica. Sebbene in graduale miglioramento dopo l’estate, il traffico passeggeri è rimasto debole tutto l’anno anche negli aeroporti russi, mentre altri mercati non Ue come Islanda, Israele e Ucraina hanno registrato una crescita piuttosto sostenuta.
“Gli aeroporti europei hanno superato il tetto dei 2 miliardi di passeggeri lo scorso anno – ha dichiarato Olivier Jankovec, direttore generale Aci Europe – segnando un record assoluto. Mentre l’instabilità geopolitica, e in particolare gli attacchi terroristici, hanno giocato un ruolo nel determinare le fortune e sfortune di molti aeroporti, la storia di fondo parla di una continua crescita ed espansione, con i volumi passeggeri che hanno registrato una crescita superiore al 5% per il terzo anno consecutivo. Questo significa che gli aeroporti europei hanno accolto 300 milioni di passeggeri in più dal 2013, l’80% dei quali – 240 milioni – si è riversato nel mercato europeo. Non sorprende che questo fenomeno stia iniziando a creare problemi di capacità, operatività e risorse agli aeroporti”.
Il traffico merci è cresciuto nel 2016 del 4,1% – registrando la migliore performance dal 2010 e confermando il miglioramento delle condizioni economiche in Europa -.
Le compagnie low cost hanno guidato la crescita del traffico passeggeri, grazie all’ampliamento dell’offerta e allo sbarco sulle rotte a lungo raggio. Come risultato gli aumenti di passeggeri si sono concentrati negli aeroporti secondari ed emergenti, di medie dimensioni. È il caso di Barcellona (+11,2%), Dublino (+11,5%), Manchester (+10,8%), Lisbona (+11,7%), Atene (+10,6%), Varsavia (+14,5%), Edinburgo (+11,1%), Colonia (+15,2%), Berlino (+36,7%), Birmingham (+14,3%), Budapest (+11,1%), Bucarest (+18,3%), Venezia (+10%), Bologna (+11,5%), Cracovia (+18,1%), Sofia (+21,8%), Vilnius (+14,3%).
Al contrario i cinque maggiori hub europei, così come i piccoli aeroporti regionali, hanno registrato una performance significativamente al di sotto della media europea, con crescita, rispettivamente, dell’1,5% e del 4,3%.
Tra i grandi aeroporti, Amsterdam-Schipol è stato l’unico a riportare una crescita significativa (+9,2%), prendendo il posto di Istanbul-Atatürk come terzo aeroporto più trafficato d’Europa con 63,6 milioni di passeggeri, dopo Londra-Heathrow (75,7 milioni di passeggeri, +1%) e Parigi de Gaulle (65,9 milioni di passeggeri, +0,3%).
La crescita passeggeri è stata particolarmente sostenuta a dicembre (+10,9%), mese in cui l’Europa ha superato tutte le altre aree geografiche per l’aumento del traffico passeggeri.