Napoli, aeroporto di Capodichino chiuso per 42 giorni, dal 19 gennaio al 1° marzo 2026
I voli saranno trasferiti parzialmente all’aeroporto di Salerno Costa d’Amalfi
L’aeroporto di Napoli Capodichino resterà chiuso per 42 giorni, dal 19 gennaio al 1° marzo 2026, per consentire lavori di manutenzione.
Lavori straordinari sulla pistacostringono alla chiusura per 42 giorni: voli trasferiti temporaneamente anche all’aeroporto di Salerno Costa d’Amalfi
L’aeroporto di Napoli Capodichino sarà chiuso dal 19 gennaio al 1° marzo 2026 per consentire radicali lavori di manutenzione straordinaria sulla pista di volo.
La chiusura, che durerà 42 giorni, è stata annunciata da Gesac, la società concessionaria dello scalo partenopeo, nell’ambito del piano quadriennale degli interventi 2023-2026.
Aeroporto di Napoli Capodichino chiuso
La chiusura dell’aeroporto di Napoli Capodichino è dovuta alla necessità di rifacimento completo della pista RWY06/24, lunga 2.648 metri e larga 45 metri. La pista, per la sicurezza dei voli, ha bisogno di interventi tecnici complessi che non possono essere effettuati con l’aeroporto operativo.
La pista dell’aeroporto di Napoli Capodichino sarà completamente riasfaltata con un’opera altamente tecnica, diversa da una normale asfaltatura stradale, che prevede l’uso di materiali e tecnologie specializzate, nonché condizioni climatiche favorevoli.
Per questo motivo la scelta è ricaduta sul periodo invernale, in cui il traffico aereo è storicamente più basso.
Dove atterrano i voli durante la chiusura?
Durante i 42 giorni di chiusura, i voli diretti a Napoli saranno trasferiti parzialmente sull’aeroporto di Salerno Costa d’Amalfi, gestito da Gesac. La società ha informato tempestivamente le compagnie aeree, che potranno riprogrammare i propri collegamenti in base alle nuove esigenze operative.
Secondo la nota ufficiale, l’aeroporto di Salerno potrà assorbire una parte del traffico normalmente gestito da Napoli, nel rispetto dei limiti di capacità stabiliti da ENAC e in base alle richieste di slot ricevute. Sarà dunque una gestione integrata del sistema aeroportuale regionale.
Un investimento da 20 milioni di euro
L’intervento fa parte di un piano di ammodernamento dell’aeroporto di Napoli, per un investimento complessivo di circa 20 milioni di euro. Oltre al rifacimento della pista, il progetto prevede anche miglioramenti strutturali e tecnologici destinati a rendere Capodichino uno scalo più moderno, sicuro e capace di rispondere all’aumento costante del numero di passeggeri.
Nel 2024 l’aeroporto di Napoli ha superato i 12 milioni di viaggiatori, confermandosi tra i più trafficati del Sud Italia. Per sostenere questa crescita, è necessario un aggiornamento infrastrutturale mirato e tempestivo.
Standard di sicurezza e manutenzione aeroportuale
Secondo Gesac, «le infrastrutture aeroportuali sono sottoposte a regolari e periodici interventi di manutenzione, sia ordinaria che straordinaria, in conformità con le normative europee e nazionali». Il rifacimento della pista rientra proprio in questo contesto normativo, volto a garantire i massimi standard di sicurezza per passeggeri, operatori e aeromobili.
La scelta di chiudere completamente lo scalo consente tempi di lavoro più rapidi e sicuri, evitando di frammentare gli interventi in più fasi o di dover operare durante le pause operative giornaliere.
Un 2026 strategico per l’aeroporto di Napoli
La chiusura dell’aeroporto avviene in un momento delicato per la città di Napoli, che nel 2026 sarà Capitale Europea dello Sport e ospiterà in primavera la prestigiosa Louis Vuitton Cup, regata che anticipa l’America’s Cup 2027.
La conclusione puntuale dei lavori è quindi fondamentale per garantire l’accessibilità della città. Per permettere ai visitatori di raggiungere facilmente Napoli in occasione degli eventi sportivi e turistici previsti.
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