Alitalia: Commissione Ue avvia indagine su prestito del governo italiano
La Commissione europea ha avviato un’indagine approfondita per valutare se il prestito di 400 milioni di euro concesso dal governo italiano ad Alitalia costituisca un aiuto di Stato e se sia o meno conforme alle norme sugli aiuti di Stato alle imprese in difficoltà . L’apertura di un’indagine approfondita è un passaggio standard – si legge in un comunicato stampa diffuso dalla Commissione che spiega di essere al lavoro a stretto contatto con le autorità italiane in materia – per offrire all’Italia e alle altre parti interessate l’opportunità di esprimere le proprie opinioni.
Il governo italiano aveva annunciato alla fine del 2019 che avrebbe concesso un nuovo prestito di 400 milioni di euro ad Alitalia per facilitare la razionalizzazione della società al fine di tentare di vendere le sue attività . Il decreto legge che autorizza il prestito è stato approvato a dicembre 2019. Nel gennaio 2020 il decreto legge è stato convertito in legge dal Parlamento italiano. Il decreto prevede inoltre che la procedura che consenta la cessione delle attività di Alitalia debba essere eseguita entro il 31 maggio 2020. Si prevede che a breve sarà avviato un nuovo processo di vendita, condotto dal commissario straordinario.
Il ruolo della Commissione ai sensi del trattato UE – spiega il comunicato in conclusione – è di contribuire a garantire condizioni di parità nel mercato unico dell’UE a vantaggio dei consumatori e delle imprese europee. Le parti interessate possono avviare indagini sugli aiuti di Stato presentando denunce alla Commissione. In questo caso, la Commissione ha ricevuto una serie di denunce, sostenendo che il prestito costituisce un aiuto di Stato che non è compatibile con le norme UE applicabili.