Successo per il lancio inaugurale di Vega C, il lanciatore europeo costruito da Avio
Successo per il lancio inaugurale di Vega-C, l’evoluzione del lanciatore Vega sviluppato dall’italiana Avio. Il razzo, partito alle 15.13 ora italiana dalla base spaziale di Kourou, nella Guiana francese, integra una serie di importanti miglioramenti grazie a un nuovo motore P120 a combustibile solido, un secondo stadio migliorato e maggiore capacità di carico, sia masse maggiori che volume più grandi.Il lanciatore, in grado di portare fino a 2.300 kg in orbita terrestre bassa (+60% rispetto a Vega), ha a bordo il satellite scientifico dell’Agenzia Spaziale Italiana, LARES2, oltre a sei cubesat selezionati dall’ASI.
LARES2 (LAser RElativity Satellite 2), concepito e progettato dal team scientifico del Centro Fermi e La Sapienza Università di Roma e stato realizzato dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN). Si tratta di un satellite passivo di forma sferica realizzato in lega di nickel ad alta densità (424 mm di diametro e 300 kg di massa), su cui sono stati installati 303 retroriflettori CCR che lo rendono un perfetto bersaglio riflettente per l’ILRS (International Laser Ranging Service). Grazie alle misurazioni con il laser, la sua orbita verrà tracciata con grande accuratezza e permetterà di verificare sperimentalmente alcuni aspetti relativistici teoricamente predetti da Einstein, ma anche di effettuare misure nell’ambito della geodesia spaziale attraverso il Centro Spaziale dell’ASI di Matera. Il Sistema LARES2 è stato sviluppato da OHB Italia, sotto la guida e il coordinamento dell’Agenzia Spaziale Italiana.
I sei cubesat sono stati realizzati da università e centri di ricerca europei, tra cui anche gli italiani Astrobio (realizzato da INAF, Sapienza Università di Roma e dalla Scuola di Ingegneria Aerospaziale della Sapienza), un cubesat che ospita un laboratorio miniaturizzato basato su un’innovativa tecnologia che eseguirà autonomamente esperimenti bioanalitici nello spazio, con una serie di potenziali applicazioni in missioni di esplorazione planetaria sia umana che robotica; GreenCube (realizzato da Sapienza Università di Roma), promossi e guidati nello sviluppo dall’ASI, e Alpha di ArcaDynamics. Gli altri tre cubesat sono: Trisat-R dell’Università di Maribor (Slovenia) e MTCube-2 e Celesta entrambi dell’Università di Montpellier (Francia).