Rafforzare l’industria aerospaziale e creare nuove collaborazioni: siglate le convenzioni PNRR con ASI ed ESA
Con la firma delle Convenzioni tra la Presidenza del Consiglio – Dipartimento per la trasformazione digitale, Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e Agenzia Spaziale Europea (ESA), parte l’investimento italiano da oltre 2 miliardi di euro per attuare i programmi spaziali previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
“Grazie all’impegno di oltre 2 miliardi di euro del PNRR, quest’anno abbiamo raddoppiato gli investimenti sullo Spazio per rilanciare l’ambizione dell’Italia nel settore – dichiara il ministro per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale, Vittorio Colao –. Siamo al lavoro con ASI, ESA e tutti gli attori istituzionali coinvolti per raggiungere tre importanti obiettivi: rafforzare l’industria italiana attiva nel campo spaziale, stimolare l’innovazione e la ricerca scientifica, con investimenti mirati ai settori più promettenti, e creare nuove collaborazioni fra pubblico e privato”.
La Convenzione tra ASI e Dipartimento per la trasformazione digitale
Interventi di supporto per i settori ad alto contenuto tecnologico, a beneficio della competitività italiana nella Space Economy saranno oggetto della Convenzione stipulata con ASI per un importo complessivo di 880 milioni di euro, stanziati dal PNRR e dal Fondo complementare nazionale.
In particolare, gli investimenti saranno destinati allo Space Center di Matera, allo sviluppo di telecomunicazioni satellitari sicure, alla realizzazione di fabbriche “intelligenti” per la produzione di piccoli satelliti, alla costruzione di tre nuovi telescopi terrestri per la gestione del traffico spaziale e il tracciamento dei detriti.
“La Convenzione tra la Presidenza del Consiglio e l’ASI per le attività spaziali del PNRR – ha dichiarato il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Giorgio Saccoccia – è un chiaro e rilevante indicatore dell’importanza attribuita dal Governo alle attività spaziali e all’azione dell’Agenzia per l’attuazione delle priorità strategiche nazionali, tenuto conto del ruolo che lo Spazio gioca a favore della ricerca e dello sviluppo economico, in termini di impulso al progresso scientifico e tecnologico e di supporto alle grandi tematiche internazionali, come la transizione ecologica, transizione digitale e l’analisi degli impatti del cambio climatico tramite l’osservazione satellitare”.
La Convenzione tra ESA e Dipartimento per la trasformazione digitale
Monitorare i cambiamenti climatici, contrastare il dissesto idrogeologico e gli incendi, tutelare le coste del Paese, monitorare le infrastrutture critiche, la qualità dell’aria e le condizioni meteorologiche. Fornire, infine, dati analitici per lo sviluppo di applicazioni commerciali ad alta tecnologia da parte di startup, piccole e medie imprese del settore.
Queste le azioni svolte dalla costellazione satellitare “IRIDE” per l’osservazione della Terra, la cui messa in atto sarà al centro della Convenzione con l’ESA, per un investimento di circa 1,3 miliardi.
Nell’ambito della stessa Convenzione verrà avviato anche un progetto di costruzione di un motore eco-sostenibile per i futuri lanciatori spaziali europei.
“L’ESA e le sue competenze uniche in Europa sono una risorsa per tutti i nostri Stati Membri – dichiara il direttore generale dell’ESA, Josef Aschbacher –. La decisione dell’Italia, così come le decisioni analoghe di altri Stati Membri, sono una conferma dell’importanza delle tecnologie spaziali nell’affrontare le sfide legate alla transizione verde e digitale e alla ripresa delle nostre economie. Questo accordo è un importante tassello per accelerare l’uso dello spazio per la società, uno degli obiettivi chiave dell’Agenda 2025”.