Regione Piemonte: 32 nuovi convogli per la linea Torino-Asti
Il servizio Metropolitano di Torino si arrichisce di 32 convogli della nuova linea SFM6 Torino Stura-Asti che pone in relazione tra le tre provincie 93 stazioni, 358 collegamenti giornalieri ed 1 treno SFM ogni 8 minuti tra le stazioni di Lingotto-Porto Susa- Rebaudengo e Stura.
“Il servizio ferroviario metropolitano –ha spiegato l’assessore regionale ai trasporti Barbara Bonino– è la nostra risposta concreta alla crisi che sta vivendo il settore trasporti in ambito nazionale. Abbiamo ricostruito una rete di servizi abbandonata a se stessa fino al 2010. Treni cadenzati, linee e materiali facilmente riconoscibili hanno già portato all’aumento dell’utenza sulle linee SFM. Risultato che, giorno dopo giorno, avvicina la nostra regione al parametro di legge dove l’introito da tariffa deve essere almeno del 35 per cento (Trenitalia è passata da un rapporto ricavi su costi del 29 per cento nel 2010 al 34,17 per cento del 2013). Stiamo rispettando in pieno il cronoprogramma illustrato a dicembre scorso durante il giorno di presentazione del servizio alla Mole Antonelliana. Se nel 1999 il servizio di ferrovia metropolitana doveva rimanere esclusivamente in ambito torinese, dal 9 giugno l’abbiamo esteso nel cuore del cuneese raggiungendo Fossano ed Alba via Cavallermaggiore e dal 15 dicembre unendo finalmente anche la città di Asti. La mappa dei servizi che abbiamo attivato sul territorio –ha proseguito Bonino– è solo un primo passo verso l’ampliamento che verrà negli anni. Pochi mesi fa abbiamo bandito la gara per l’interconnessione di Rebaudengo–Grosseto per un valore di 180mln di euro. Completati i lavori nel 2017/18, tutte le stazioni del nodo porteranno all’Aeroporto di Caselle, con il conseguente sviluppo aeroportuale e quello turistico. Collegamenti semplici ma soprattutto veloci tra i capoluoghi di provincia o regione. Consegniamo ai cittadini piemontesi un servizio ferroviario regionale con treni cadenzati per il 90 per cento delle linee regionali. Un investimento di oltre 6mln di euro che ci ha permesso di potenziare con 7 treni in più la Torino–Genova velocizzando la tratta di circa 12/29 minuti tra i due capoluoghi– 10 minuti in meno tra Torino e Alessandria e solo 35minuti tra Torino e Asti; di aumentare la capacità tra Asti–Nizza–Acqui con 7 convogli in più al giorno; di ridefinire interamente l’Alessandria – Acqui – Savona innestando 3 treni in più e di cadenzare definitivamente altre servizi afferenti al nodo alessandrino come la Alessandria – Arquata; Alessandria – Voghera; Alessandria – Casale – Chivasso. Senza dimenticare che,con la soppressione da parte della Regione Emilia Romagna dei treni Piacenza– Alessandria–Torino, abbiamo dovuto aggiungere nelle nostre competenze(amministrative e finanziarie)8 nuovi treni Torino–Alessandria. Verso nord siamo intervenuti per avvicinare Biella a Novara. Servizi cadenzati e continuativi che permetteranno ai biellesi di arrivare a Milano grazie ad una velocizzazione della linea ed un sistema di coincidenze veloci con gli RV Torino – Milano”.