Lombardia: ferrovie, Cavalli presenta gli obiettivi raggiunti dalla Regione
“Tutte le linee regionali – ha affermato Cavalli – hanno un treno all’ora. Solo così il servizio può essere davvero per tutti. In particolare sulle linee Suburbane (S) ce ne è uno ogni mezz’ora, come pure sulle altre linee nelle fasce di punta. Sulle linee S la garanzia di un treno ogni 30 minuti ha avvicinato molte località a Milano e ha prodotto valore per il territorio. La garanzia di frequenza costante spesso, è più importante della velocità. La velocità che conta per l’utente non è solo quella del treno AV, ma quella complessiva del viaggio”.
E’ questo il traguardo che Regione Lombardia ha raggiunto per rispondere alla domanda sempre più complessa e articolata. Lo ha ricordato l’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Aberto Cavalli, nel corso del suo intervento al convegno “Istituzione città metropolitana. La funzione connettiva dell’alta velocità. Nodi di interscambio urbano” che si è svolto nell’ambito dell’Expo Italia Real Estate.
Nodi d’interscambio urbano e corretta integrazione dell’Alta Velocità con tutto il sistema della mobilità: l’assessore Cavalli ha indicato gli step cui Regione Lombardia sta lavorando per raggiungere questo obiettivo. “E’ necessario – ha detto – che il servizio ferroviario regionale cresca e si sviluppi in modo coordinato al servizio AV. Bisognerà poi arrivare ad un sistema tariffario integrato e alla bigliettazione elettronica per la quale abbiamo recentemente deliberato lo stanziamento di 30 milioni di euro per estenderla, entro il 2015, a tutto territorio regionale”.
Per la rete è quanto mai urgente arrivare, attraverso un lavoro comune con Rfi e Trenord, ad un efficientamento del sistema infrastrutturale: “molte carenze di qualità nel servizio dipendono da una non ancora adeguata capacità della rete; delle stazioni di interscambio e di una migliore comunicazione e informazione con gli utenti. Sono tappe e tasselli di un disegno sul quale stiamo lavorando – ha concluso Cavalli – e che qui è più importante che altrove. La Lombardia si conferma, anche per il suo ruolo strategico nella mobilità, come la vera spina dorsale per il Paese perché passano da qui 3 dei 4 corridoi italiani (Mediterraneo, Reno-Alpi e Scandinavia-Mediterraneo) e investire su questo settore ha ricadute positive anche sullo sviluppo economico del Paese”.