I 50 gol più belli: un libro sulle iniziative per ridurre gli incidenti stradali
“Se potessimo misurare il bene che vuole una mamma al figlio che trasporta in braccio senza cintura e quello che invece vuole una mamma che lo trasporta ben allacciato sul seggiolino, scopriremmo con sorpresa che è lo stesso. La prima però fa rischiare la vita al piccolo, la seconda no. Noi giornalisti su argomenti del genere titoliamo “Erode al volante” ma il punto è un altro: la prima mamma “non sa”. La seconda sì, “sa”. Ecco il discorso. Ed ecco il senso di questo libro: diffondere il sapere, la cultura della sicurezza stradale”.
Raccontare i “gol” più importanti messi a segno nella promozione della sicurezza, cinquanta iniziative per ridurre gli incidenti che ogni anno funestano le nostre strade. É questo il senso del volume divulgativo Sicurezza stradale, i 50 gol più belli, scritto e curato da Vincenzo Borgomeo, giornalista di Repubblica e responsabile del settore motori di Repubblica.it.
“Anche nel nostro paese – afferma l’autore – i dati sugli incidenti sembrano ancora quelli di una guerra civile e infatti, nel 2014, ci sono stati 181.227 sinistri che hanno lasciato sull’asfalto 3.385 lenzuoli bianchi e 257.421 feriti: 9 morti al giorno, 1 decesso ogni 2 ore e mezzo. Il tutto con un costo sociale stimato in circa 27 miliardi di euro”.
Riconoscendo un ruolo di primaria importanza all’educazione e all’informazione su larga scala delle varie categorie di utenti della strada, il libro passa in rassegna i dati relativi agli incidenti e alla mortalità, mettendo in luce i principali problemi da fronteggiare per migliorare le condizioni di guida di automobilisti e ciclisti e la sicurezza dei pedoni e apre anche uno sguardo su alcune pratiche virtuose adottate sia nel nostro paese che all’estero.
“La sicurezza stradale – spiega nella prefazione Roberto Sgalla, direttore centrale della Polizia Stradale – è una delle maggiori priorità di cui i Paesi europei devono tener conto nella definizione delle proprie agende programmatiche. Il Terzo Programma di Azione europeo per la sicurezza stradale fissava, per il decennio 2001-2010, un obiettivo ambizioso, ossia il dimezzamento del numero delle vittime. La riduzione in Italia si è attestata intorno al 42%. Ma c’è ancora molto da fare perché l’Europa ha rilanciato l’obiettivo per il nuovo decennio 2011-2020, finalizzato ad un’ulteriore riduzione del 50% del numero delle vittime sulle strade”.
Prima di entrare nel vivo a raccontare progetti e iniziative, il libro riporta diversi contributi introduttivi curati da protagonisti impegnati per promuovere la sicurezza sulle strade: tra gli altri il direttore del Servizio Polizia Stradale, Giuseppe Bisogno, Sergio Dondolini, direttore generale per la sicurezza stradale del ministero delle Infrastrutture e Trasporti, Angelo Sticchi Damiani e Rosario Alessi, rispettivamente presidente e presidente onorario Aci, Angelo Cacciotti, direttore Ricerca e Sviluppo Sicurezza e Ambiente, Aldo Minucci, presidente fondazione Ania, Giordano Biserni, presidente Asaps, Antonio Lerario, fondazione associazione parenti vittime della strada, Antonio Avenoso, direttore esecutivo Consiglio Europeo per la sicurezza dei trasporti. Questi “interventi d’autore” danno il senso dall’approccio interdisciplinare – legislativo, tecnico-scientifico, socio-economico, ma anche umano – che Borgomeo si propone di promuovere, dando una visione a 360 gradi della questione della sicurezza stradale in tutta la sua complessità.
Grande spazio è riservato alle campagne informative e di sensibilizzazione, promosse da soggetti come il ministero dei Trasporti, dalla Polizia Stradale, Ania e Aci rivolte in particolare ai giovani, spesso portate avanti nelle scuole, oltre che sui mezzi di informazione, per renderli consapevoli dei pericoli legati alla guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti: gli incidenti sono infatti la maggiore causa di decessi tra i 10 e i 24 anni. La controparte pratica di questi progetti educativi sono i corsi di guida sicura promossi dall’Aci con il network Ready 2 Go. Ci sono poi le innovazioni tecnico-scientifiche per rendere le auto più sicure e per agevolare le informazioni a vantaggio dei guidatori riguardo la situazione delle strade. In particolare viene portato all’attenzione dei lettori il problema del ripristino delle condizioni fisiologiche della strada dopo che si è verificato un incidente, a seguito del quale sulla carreggiata sono rimasti detriti, olii e residui di carburante. Oltre a costituire un grave fattore inquinante, questi materiali possono essere causa di ulteriori incidenti, i cosiddetti incidenti “indotti”, in molti casi di gravità superiore a quelli verificatisi in prima battuta sullo stesso tratto. Proprio di far fronte a questo grave problema si occupa Sicurezza e Ambiente, adoperandosi affinché, a seguito di un incidente, la strada ritorni nel minor tempo possibile a condizioni di viabilità ottimali.
Il libro passa poi in rassegna alcune iniziative per promuovere la sicurezza e allo stesso tempo il senso di responsabilità dei ciclisti, una delle categorie più esposte a pericoli che però deve anche essere sensibilizzata al rispetto di regole di convivenza con gli altri veicoli della strada. In questo senso si muovono alcuni interventi e disposizioni adottati all’estero: dalla patente per ciclisti in Australia alle multe speciali per i ciclisti che violano il codice della strada in Francia.
In Italia gli incidenti sono spesso legati a fattori strutturali della rete stradale: per questo motivo in appendice il libro riporta l’elenco completo dei Punti Neri (divisi per regioni, con indirizzi precisi e coordinate GPS), dove si verificano più della metà dei sinistri italiani. I dati arrivano dall’Istat, dalle segnalazioni delle Forze dell’ordine e dagli operatori di Sicurezza e Ambiente.
Il libro è sfogliabile e scaricabile gratuitamente on line su www.sicurezzastradalei50golpiubelli.it.
Adelina Maddonni