Esa: un sistema satellitare di monitoraggio per habitat naturali intorno agli aeroporti
Gli habitat naturali in prossimità degli aeroporti rappresentano un fattore di rischio, a causa della presenza di volatili che possono compromettere le fasi di decollo e atterraggio. L’Agenzia spaziale europea (Esa) ha messo a punto un nuovo sistema che permette agli aeroporti di utilizzare i satelliti per identificare e gestire al meglio queste aree. Sviluppato in Danimarca dalla società Ascend XYZ, con la collaborazione appunto dell’Esa, il servizio utilizza immagini e dati provenienti dai satelliti di osservazione della Terra, combinati con un software intelligente. Alcuni aeroporti in Danimarca hanno già testato il software, che è risultato di utilizzo molto più semplice rispetto ai complicati sistemi di controllo da terra; inoltre, il focus sui siti a rischio ha migliorato l’efficacia e ridotto i costi.
“L’utilizzo dei dati derivanti dall’osservazione della Terra si rivela più efficace dei monitoraggi effettuati a terra, richiede un numero inferiore di ore-uomo e riduce quindi i costi a fronte di un aumento della sicurezza del volo – ha dichiarato Peter Hemmingsen, ceo di Ascend –. Quest’aspetto è valido in particolare negli aeroporti più piccoli con minori risorse, che grazie ai dati free messi a disposizione dall’ultimo Satellite Copernicus possono raggiungere gli stessi standard i di sicurezza degli aeroporti più grandi”.
Due aeroporti hanno già aderito al servizio e diversi scali internazionali, dalla Germania all’Inghilterra al Nord America, stanno valutando la possibilità di adottarlo. Grazie al software, gli utenti possono identificare siti a rischio come laghi, campi da golf, discariche, campi coltivati e altre aree che possono attrarre fauna selvatica, in particolare volatili. In questo modo viene fornita una panoramica completa dei siti intorno all’aeroporto, con immagini che vengono aggiornate ogni settimana, in modo da avere la situazione costantemente sotto controllo. Il sistema di gestione basato su cloud e browser permette di condividere on line le informazioni tra operatori aeroportuali, personale di terra, autorità per l’aviazione civile, personale che si occupa di monitoraggio della fauna selvatica e altri operatori coinvolti in operazioni di volo.
“Il programma ARTES Applications di Esa fonde big data spaziali con idee intelligenti – ha spiegato Arnaud Rung, project manager Ascend presso l’Esa –. Ascend è un eccellente esempio di come lo spazio può aumentare l’efficienza, tagliare i costi, risolvere problemi e, in questo caso, rendere i nostri cieli più sicuri”.