Assaeroporti: per potenziare settore serve piano nazionale per intermodalità
“Oltre al piano nazionale per gli aeroporti, che ha individuato gli scali di rilievo nazionale, occorre un piano nazionale dei trasporti. Serve più intermodalità”. È quanto ha affermato nel corso di un’audizione in Commissione Trasporti alla Camera il vicepresidente vicario di Assaeroporti, Fulvio Cavalleri, il quale ha depositato una memoria sulla natura giuridica delle concessioni aeroportuali. “L’aeroporto di Fiumicino nell’arco di 5 anni investirà svariati miliardi di euro, alcune concessionarie sono andate in borsa o si stanno quotando – ha affermato Cavalieri -. Gli investitori hanno bisogno della certezza normativa e della remunerazione del capitale. La stabilità normativa è stata raggiunta e ora siamo chiamati ad una fase che vede gli scali in concorrenza tra di loro, ma anche con altri sistemi come l’alta velocità”.
Nel corso del suo intervento il vicepresidente dell’organismo ha sottolineato come, per quel che riguarda le attività aviation, la tariffa sia orientata al costo e i ricavi sono destinati ai piani di sviluppo. Mentre i ricavi della componente non aviation sono impiegati per realizzare attività accessorie come parcheggi e ristoranti.
Il vicepresidente di Assaeroporti ha poi evidenziato come il traffico passeggeri in Italia abbia raggiunto un livello molto significativo, oltre 154 milioni in un anno, ma ha anche evidenziato che a Dubai, come in Turchia, si stanno realizzando aeroporti da 100 milioni di passeggeri e “vista la posizione geografica straordinaria, una volta che il nord Africa troverà una stabilità, le opportunità saranno enormi. “Possiamo divenire un ponte per l’Europa” è stata la conclusione di Cavalieri al termine dell’audizione parlamentare.