Umbria: da dicembre sui treni Jazz accesso anche alle biciclette
Sviluppare il sistema di intermodalità nei trasporti pubblici con il mezzo privato ecologico è la nuova sfida dei servizi ferroviari regionali dell’Umbria che, come di legge in una nota dell’assessore regionale ai trasporti Giuseppe Chianella, saranno attrezzati per il trasporto delle biciclette dal 13 dicembre 2015.
Sui treni “Jazz”, con il nuovo orario Fs, saranno permesso, in linea con gli obiettivi del piano regionale dei trasporti, di salire con i mezzi su due ruote per favorire le forme di pendolarismo più leggere grazie alle modifiche sui convogli che cancelleranno il problema delle barriere architettoniche sulle vetture di tpl regionali e permetteranno un accesso facilitato.
“Con la nuova programmazione 2014-2020 abbiamo previsto di completare i restanti tratti della rete ciclabile così da farla diventare un vero e proprio sistema infrastrutturale per la visita e l’esplorazione del territorio, che sarà facilitata anche dal fatto che quasi tutti i nodi di questa rete si trovano in corrispondenza di stazioni ferroviarie”, ha spiegato Chianella che ha aggiunge: “È importante migliorare l’accessibilità nei nodi di scambio treno-bici, cercando di rimuovere le barriere architettoniche e assicurando il trasporto delle bici stesse sui mezzi del trasporto pubblico locale”.
L’assessore ha infine concluso: “Ad oggi sono in esercizio l’itinerario Spoleto-Assisi e quello della ex ferrovia Spoleto-Norcia che, collegati tra loro attraverso il percorso urbano di Spoleto, in via di completamento, raggiungono i 90 chilometri di tracciati a facile percorribilità. A questi si aggiungono i percorsi intorno al lago Trasimeno e quelli del Tevere in Alta Umbria e sono in corso di realizzazione il tratto del Tevere da Castello a Umbertide, il collegamento da Perugia al Trasimeno e i tratti Chiusi-Trasimeno e Chiusi-Orvieto nell’ambito degli impegni assunti in un protocollo d’intesa con la Toscana per la realizzazione di un circuito da destinare al mercato del cicloturismo sviluppato a cavallo delle due regioni”.
Barbara Gherardi