Lavoro usurante: Trasportounito, non discriminare gli autonomi
Trasportounito ha scritto al premier Gentiloni chiedendogli di attivarsi sulla vicenda dell’esclusione dei conducenti autonomi dai benefici per l’accesso alla pensione che, dal prossimo 1° maggio, consentiranno ai dipendenti di anticipare l’età pensionabile grazie all’inclusione, giunta dopo decenni, dei “conduttori di mezzi pesanti e camion” nell’elenco delle mansioni che richiedono un impegno tale da rendere particolarmente difficoltoso e rischioso il suo svolgimento in modo continuativo.
“Incomprensibile il distinguo messo in atto dal Governo – è il commento della segreteria di Taranto nel documento inviato al premier di concerto con il Drive CLUB di Antonio Mollica – dimostrando che chi ha il compito di legiferare in Italia non conosce la professione -. Superata parzialmente la vecchia logica che voleva ‘usurati’ i soli conducenti del trasporto collettivo, una Legge di Bilancio ‘blindata’ ed approvata senza emendamenti all’indomani del referendum del 4 dicembre esclude, senza alcuna ragione, la figura del ‘padroncino’: l’imprenditore che guida il suo camion ed è impegnato nel compito – tutt’altro che facile – di garantire continuità alla propria impresa”.