Lockheed, dubbi sull’acquisizione di Sikorsky e nuove critiche dagli Usa all’F-35
“Si tratta del più grande affare nel settore della difesa degli ultimi due decenni. Cedere Sikorsky è stata una mossa sensata per UTC, ma l’acquisto è stato un azzardo per Lockheed Martin». Questa l’opinione dell’Economist, a proposito dell’acquisto per oltre 7 miliardi di dollari dello storico costruttore da parte della Lockheed, che ha intenzione di allargare il proprio core business all’ala rotante e che, una volta perfezionata la transazione, diventerà il principale player americano nel settore della difesa. “Cinque soggetti dominano il settore: Sikorsky, Airbus, AgustaWestland, Bell e Boeing, ma tutti – continua l’articolo – sono in affanno. E’ improbabile dopo il boom degli ultimi anni, che il segmento elicotteristico cresca ulteriormente”. “Dal 2005 al 2015 i ricavi dalle vendite di elicotteri civili sono raddoppiati fino a 6 miliardi di dollari all’anno, ma nel prossimo decennio si assesteranno ad un rateo di 5 miliardi”. Destinato a poca crescita, anche il segmento militare, stimato a 23 miliardi di dollari nel 2020, che dovrà fare i conti con macchine a pilotaggio remoto, specie nelle missioni di ricognizione.
In questi giorni, il colosso delle difesa deve anche affrontare nuove critiche interne anche sul fronte F-35. Il segretario dell’Air Force, Deborah Lee James, ha dichiarato a Military.com che gli Stati Uniti hanno sbagliato a mettere in produzione un aereo ancora in fase di progettazione. “Non faremo più gli errori fatti con lo svilluppo del JSF. Mai e poi mai. Abbiamo avuto moltissimi problemi e ne abbiamo ancora qualcuno, anche se alla fine il caccia garantirà la supremazia sul nemico”. L’F-35 viene sviluppato unitamente alla produzione a basso rateo, secondo la cosiddetta “concurrency”. “Abbiamo sottovalutato – continua il segretario – il processo di sviluppo di un caccia di quinta generazione”. Il programma F-35, spiega Deborah Lee James, è costato troppo e richiederà “somme considerevoli, al di là delle previsioni. Dobbiamo lavorare per ridurre i costi di produzione che andranno a influire sul costo finale del caccia”. A breve il corpo dei Marines dichiarerà la IOC. La Forza Armata ha infatti completato i test per usare operativamente l’F-35, con il software 2B. Per l’Usaf la capacità operativa iniziale con l’F-35A è attesa per il 2016.
L.M.